giovedì 22 gennaio 2009

Dal granone all'etanolo...




Oggi vi voglio parlare del Granoturco da un punto di vista storico e come materia prima per estrarne l'etanolo, considerando che questo argomento sarà uno dei punti che dovrà affrontare il neo presidente Obama.



Lo si ricava direttamente da una sorgente naturale come il granoturco, tanto che gli Stati Uniti, che sono grandi produttori di questo cereale, stanno seriamente pensando di concentrarsi sull’uso dell’etanolo come possibile combustibile alternativo.

Come in ogni aspetto della tecnica esistono i lati positivi e quelli negativi. Anche l’etanolo che sembra un po’ la panacea di tutti mali non risolverebbe definitivamente il problema legato alla produzione di un energia pulita ma potrebbe senz’altro essere una strada percorribile nei prossimi anni. Ecco perchè.
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Ecco di seguito come è arrivato ad Isolabona e nei paesi limitrofi il Granone, dalle memorie di Isolabona scritte da Gio Antonio Cane.

Nel 1770 si è cominciato a conoscere il Granone per l'avanti non si sapeva cosa fosse eccettuato quelli che erano stati in Piemonte, Sichè in quest'anno 1770 un certo Giordano di Torino,Bianchista non sapendo cosa fare del........., mandò un impresario a comprare li Boschi di Pigna, o Boschi Negri, e comprò 8000 abeti,e fece venire cento uomini da serra e martar, e si fecero li Baraconi alli Piani, una casa di tavole, e per li Signori vi fecero una Chiesa parimenti di tavole, dove tutte le festi vi si diceva Messa, altri Baraconi per li operai, si che pareva un piccolo Paese.

Questi uomini erano di Trento e non mangiavano altro che polenta con formaggio, si che alcuni Paesani andando a comprar scoegni vi portavano della.........., ed essi si davano tanta farina ossia polenta così un mercante della Bordighera ne fece portare cento mine a un prezzo discreto.

2 commenti:

  1. E' importante però che non venga sottratta la materia prima per produrre cibo, anche per chi non può pagarselo (nel mondo).

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