giovedì 12 febbraio 2009

Una gita a Cannes

Foto di gtu

Oggi per mio figlio e i suoi compagni di classe è stata una bellissima giornata, gita a Cannes con torneo di scacchi tra le scolaresche........e visita alla fiera dei giochi elettronici e da tavolo presso il salone del cinema ovvero dove si svolge il festival del cinema di Cannes

Foto di gtu

Si sono potuti divertire giocando a scacchi, un gioco che seguono da cinque anni con un maestro e che personalmente considero non solo un gioco ma un "allenamento per la mente"...Hanno potuto vivere un'esperienza quotidiana con bambini di un'altra nazione, verificare personalmente un'altra realtà scolastica e magari provare a dire qualche parola di francese visto che è una materia di studio..........insomma una bella esperienza sicuramente.

Foto di gtu

Passeggiando per le vie di Cannes si incontrano sicuramente soggetti fotografici interessanti.....

Foto di gtu

Foto di gtu
Come ho detto prima lo scopo della gita è stato un torneo di scacchi amichevole, ecco che bella leggenda sul gioco degli scacchi che ho trovato su qui

La leggenda

La leggenda racconta che una volta un re vinse una grande battaglia per difendere il suo regno, ma per vincere dovette compiere un'azione strategica in cui suo figlio perse la vita. Da quel giorno il re non si diede più pace perché avrebbe voluto poter trovare un modo per vincere senza sacrificare la vita del figlio, e tutti i giorni rivedeva lo schema della battaglia, ma senza trovare una soluzione. Tutti cercavano di rallegrare il re, ma nessuno ci riusciva. Un giorno venne al palazzo un brahmino, Lahur Sessa, che, per rallegrare il re, gli insegnò un gioco che aveva inventato: il gioco degli scacchi. Il re si appassionò a questo gioco e, a forza di giocare, capì che non esisteva un modo di vincere quella battaglia senza sacrificare un pezzo, suo figlio. Allora il re fu finalmente felice e chiese a Lahur Sessa quale voleva che fosse la sua ricompensa: ricchezze, un palazzo, una provincia o qualunque altra cosa. Il monaco rifiutò, ma il re insistette per giorni, finché alla fine Lahur Sessa, guardando la scacchiera, gli disse: «Tu mi darai un chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per la terza, otto per la quarta e così via». Il re rise di questa richiesta, dicendogli che poteva avere qualunque cosa e invece si accontentava di pochi chicchi di grano. Il giorno dopo i matematici di corte andarono dal re e gli dissero che per adempiere alla richiesta del monaco non sarebbero bastati i raccolti di tutto il regno per ottocento anni. Lahur Sessa aveva voluto in questo modo insegnare al re che una richiesta apparentemente modesta poteva nascondere un costo enorme. In effetti, aveva chiesto 18 trilioni, 446 biliardi, 744 bilioni, 73 miliardi, 709 milioni, 551 mila 615 chicchi di grano (20 + 21 + 22 + ... + 263 = 264 − 1, considerando 20 = 1 della prima casella). Comunque, una volta che il re lo ebbe capito, il brahmino ritirò la sua richiesta e divenne il governatore di una delle province del regno.

Buona serata.

6 commenti:

  1. Significativa questa leggenda. Molto saggia e nota. ero' riproporla e' altrettanto saggio.
    Gli scacchi sono la palestra per la mente. Ammiro chi vi gioca, anche se non e' il verbo giusto.
    Iniziative scolastiche eccellenti
    Ciao isola gtu

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  2. Ciao Roby,
    interessante e istruttivo viaggio!
    Ottimo l'*AllenaMente*! :-)
    A prop della leggenda... penso ti faccia piacere leggere questo post:
    Matematica e ... Dante
    c'è una variante....
    baci baci, buona giornata.
    ... qui nevica!:-)
    g

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  3. Ciao, Robertina. Passo a leggere tutto con calma questa sera. Ieri e oggi, scrutinio in corso!:((

    baciotti
    annarita

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  4. Il gioco degli scacchi è di sicuro un ottimo allenamento mentale e in più contiene una indiscutibile valenza didattica.

    Una bella esperienza quella vissuta da Giorgio. Un'esperienza che ricorderà di sicuro positivamente.

    Per quanto riguarda la leggenda di Sessa Ebu Daher, c'è qualcosa su Matem@ticaMente. Un post elaborato da un mio alunno di prima.

    Baci
    annarita

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  5. abbiamo trascorso davvero una bella giornata! con noi c'era anche la preside che è stata molto contenta di noi! i bambini sono stati obbedienti, oltre che molto contenti!!!
    una cosa però la devo dire: non abbiamo nulla da invidiare alle scuole francesi, anzi!!!

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  6. Sarà un'esperienza indimenticabile per Giorgio.

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