martedì 7 aprile 2009

Il Teatro Romano di Ventimiglia

Oggi mio figlio e la sua classe si sono recati a Ventimiglia per visitare i resti del Teatro Romano e il museo. Giorgio aveva la macchina fotografica e ha collaborato facendo queste foto, è un motivo anche per me per vedere questo luogo con occhi diversi, per scoprirne la storia......

Passare dinnanzi a questo teatro è obbligatorio se ci si vuole recare a Ventimiglia arrivando da levante così se si arriva da ponente o dalla Costa Azzurra si vuole raggiungere Bordighera e il levante percorrendo la via Aurelia.
L'ho sempre visto così, in questo stato di abbandono, e oggi mi ha colpito una frase di mio figlio mentre guardavamo le fotografie.
Riferendosi a questo mosaico ha espresso il suo disappunto nel constatare che tutto intorno vi era molto sporco, è un'opera d'arte di inestimabile valore, apparteneva a un teatro.....mi ha detto!

Nel museo vi sono alcuni reperti recuperati durante il ritrovamento del sito.




Non so ma questo posto mi ha sempre trasmesso un senso di abbandono, eppure leggendo la testimonianza del ritrovamento, sembrerebbe una scoperta molto importante, eppure.....

Ho trovato in rete uno studio fatto dall'istituto di studi liguri e la testimonianza della scoperta del teatro avvenuta nel 1877, quella che segue:


GIROLAMO ROSSI
(La scoperta del Teatro - 8.12.1877)

...Mano a mano che l'opera in pietra tornava a rivedere la luce, ripigliando dessa la sua primitiva maestà, ci rivelava un maestoso androne, destinato a dar l'accesso a qualche nobile edificio. Sormontato da quattro pesanti lastre di pietra da taglio, della lunghezza dimetri tre, formanti piattabanda, andava declinando in forma di gradinata verso levante con altri due lastroni e finalmente con un solo, di guisa, che il soffitto
della piattabanda dalla parte d'occidente s'alza di m. 3,65, l'altezza si riduce a m. 2,85 nel mezzo, ed a soli m. 2,45 nella parte opposta.
Al senso naturale di curiosità, si aggiunse quello della meraviglia, quando, dopo tre giorni di lavoro, lo scavo manifesto che alla sinistra dell'androne s'andava innestando una costruzione soda, massiccia, della stessa
qualità di pietra dell'androne, la quale, correndo in senso semicircolare, si palesava per spaziosa gradinata d'un luogo destinato a pubblici spettacoli... .

da "Storia della Città di Ventimiglia"
Arnaldo Forni Editore
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Ricostruzione del Teatro Romano di Ventimiglia:

Il TEATRO (opera di fine II sec. d.C., abbandonata nel IV secolo ed usuale principalmente per rappresentazione di commedie, mimi, danze e spettacoli frivoli) risulta l'edificio principale, finora scoperto, della città: uno dei più piccoli, comunque, che si conoscano con una capienza al massimo di 4/5000 spettatori.
Il diametro è di 21 m. all'interno: il lavoro murario è in opus certum e le parti monumentali sono in pietra della Turbia.
Ben conservato è il VOMITORIUM ovest (uno dei 3 corridoi d'entrata ed uscita) con doppio architrave e mensole sagomate: si vede pure una traccia di pavimentazione marmorea del teatro.
Tramite il VOMITORIUM orientale con probabilità il pubblico entrava nell'edificio:
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Mi piace scoprire la storia dei luoghi che fanno parte della mia vita quotidiana......mi piacerebbe vedere anche chi ha il potere decisionale mantenere questi luoghi in uno stato decoroso appropriato........

9 commenti:

  1. Rob, grazie per questo post. Non sapevo niente del Teatro Romano di Ventimiglia. E' triste venire a conoscenza che si lasci nell'abbandono una perla come questa.

    Giorgio è stato proprio bravo. Fagli i miei complimenti.

    A Lecce nel Salento, mia terra di origine, c'è un bellissimo Anfiteatro romano, che per fortuna è valorizzato dall'amministrazione comunale.

    baci
    annarita

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  2. Meraviglioso, per due motivi.
    Uno, perché il teatro romano di Ventimioglia merita tutta la nostra attenzione e vale la pena studiare e approfondire (mi dichiaro ignorante in tal senso), due, perché è lodevole lo sforzo di alcuni insegnanti che spingono i giovani alla storia, alla cultura, alla memoria storica, quella memoria che fa capire che siamo figli - anche, ma non solo - dei romani, delle loro tradizioni, di certi loro usi e costumi!
    Complimenti.

    Rino, contento di leggerti.

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  3. ... errata corrige: desideravo scrivere Ventimiglia. scusate il lapsus calami.

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  4. A me mette tristezza sapere che siti così importanti vengono quasi dimenticati e lasciati in totale stato di abbandono. Complimenti alla scuola che valorizza il nostro passato, le nostre radici.
    Buona serata

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  5. belle le foto di tuo figlio, conoscere la storia del posto che si abita, vuol dire anche valorizzarne le bellezze.
    Alcuni insegnanti, non tutti purtroppo, sono molto attenti a trasmettere questa sensibilità, che poi, vedi tuo figlio l'ha trasmessa a te e tu a noi...e il teatro di Ventimiglia adesso è noto a più persone...Grazie per gli auguri, Roberta il tuo quand'è?

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  6. Andando a Nizza, piu' volte sono passato a Ventimiglia, ma non esistono, o almeno io non li ho visti, cartelli che segnalano il teatro e il museo.
    Qualche volta i nostri amministratori dovrebbero guardare le citta' con gli occhi dei nostri ragazzi.
    A Cagliari c' e' un meraviglioso anfiteatro romano dove si svolgono concerti e spettacoli, e a Nora, poco lontano dal capoluogo e a una decina di chilometri da casa mia, nel teatro romano, si svolge una magnifica stagione teatrale denominata la ''Notte dei poeti''.
    Vale

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  7. :-) queste foto e il post mi hanno fatto venire in mente un'altra gita scolastica (mia), l'ultima, ai tempi dell'università organizzata da Archeologia Romana, proprio a Ventimiglia e poi Nizza. Sì, lo so non eravamo più bambini ma l'aria di gita scolastica era la stessa... insomma, l'ultima che ci eravamo concessi prima di diventare proprio troppo "grandi"... :-)
    Ho proprio un paio di foto prese dalla stessa inquadratura :-)

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  8. Riferendosi a questo mosaico ha espresso il suo disappunto nel constatare che tutto intorno vi era molto sporco, è un'opera d'arte di inestimabile valore, apparteneva a un teatro.....mi ha detto!

    Con queste parole, tuo figlio ha dimostrato un rispetto che non tutti i ragazzi hanno nei confronti di questi luoghi che andrebbero preservati al massimo. Promette bene!
    Buona vita Viviana

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  9. abbiamo fatto una lezione all'aperto, di fronte a ciò che resta delle terme, poi ... seduti sui gradoni del teatro, in pietra bianca della Turbie. ci siamo tuffati nel passato immaginandoci di essere dei patrizi con le tuniche bianche... è stato proprio bello!!l'acustica è meravigliosa e i bambini sono stati molto attenti. vicino al teatro, tra un edificio dismesso e colonne romane adagiate per terra, c'è un tratto della via Julia, ancora ben conservata, con grossi lastroni in granito. il mosaico della foto apparteneva ad una villa patrizia e rappresenta il mito di Arione. ci voleva fantasia per veder raffigurato il bel delfino, perchè coperto dalla polvere. l'incuria è tanta e l'ho segnalata alla responsbile del museo. nel ciclo scorso, 5 anni fa, il mosaico si vedeva ancora, peccato, abbiamo meraviglie e non le sappiamo valorizzare.
    la prossima uscita sarà a Roma,"quattro giorni...come i romani!!!!"

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