giovedì 16 aprile 2009

Stop allo sfruttamento del lavoro minorile

Come mia abitudine, la sera mentre preparo la cena, ascolto la radio sintonizzata su radiouno, perchè alle diciannove va in onda il giornale radio.

Un attimo prima delle notizie è andata in onda una pubblicità particolare, quella che denuncia il lavoro minorile.
218.000.000 (duecentodiciottomilioni) sono i bambini nel mondo che subiscono questa ingiustizia sociale, sono i bambini nel mondo che non possono usufruire di una istruzione basilare.
Questi dati mi hanno letteralmente scioccata.
Esiste una associazione la CESVI che ha proposto una petizione per dire stop allo sfruttamento del lavoro minorile, se volete firmarla potete farlo qui

Sarà che avevo appena sgridato mio figlio che si lamentava perché il suo ultimo gioco per pc acquistato ieri non rispondeva alle sue aspettative che mi sono fatta maggiormente influenzare da questi numeri?




11 commenti:

  1. Anche io dico STOP allo sfruttamento del lavoro minorile che tanto fa arricchire gli aguzzini e tanto impoverisce i bimbi. Riuscire a liberare questi piccoli schiavi equivarrebbe a restituire milioni di bambini al giuoco e allo studio che e di loro diritto.

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  2. purtroppo è ancora un problema attuale, troppo attuale. è una grande ingiustizia!!!

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  3. Ciao Roberta, è una grave ingiustizia che questi bambini non abbiano di che vivere nè affetti, mentre i nostri sono annoiati da tutto ciò che hanno.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Rob, ho appena firmato. Grazie di aver segnalato la petizione. Lo sfruttamento minorile è un'azione indegna, vigliacca, e abietta.

    I piccoli devono essere amati e protetti.

    E' vero i nostri figli hanno anche il superfluo a volte, ma non è colpa loro. La colpa è sempre del sistema e degli adulti che lo tengono in piedi!

    I bambini apprendono ciò che viene loro insegnato. Se gli si dà amore rispondono con l'amore...altrimenti...

    Scusa lo sfogo, ma questo genere di situazioni mi fa perdere la calma.

    Un abbraccio
    annarita

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  6. Negare l'infanzia ai bambini con ogni forma di sfruttamento è un crimine gravissimo.

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  7. Roberta i bambini sono stati sempre "usati" e se non si iterviene seriamente, sempre lo saranno...purtroppo!

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  8. Stop al lavoro minorile, stop ai bambini soldato, stop al turismo fatto per scopi sessuali dove bambini vengono abusati...Purtroppo i bambini sono vittime di tanti delitti a cui bisogna dire stop. Noi lo facciamo: stop allo sfruttamento minorile!

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  9. Grazie per avere segnalato la petizione.
    In molti Paesi le condizioni di sfruttamento dei bambini e' veramente un grave pro blema.
    In Italia, nel secolo scorso, i ragazzi non venivano trattati meglio. Basta ricordare i lavori dei carusi (sei-undici anni) e dei picciottedri (dodici-diciotto) nelle miniere di zolfo della Sicilia. Carusi e picciottedri che venivano comprati per poche lire dai propritari delle miniere e venivano pagati con altrettante poche lire per un lavoro svolto a trecento-quattrocento metri sottoterra, in gallerie senza aria e senza luce.
    Nel 2002 in Italia lavoravano 144.000 ragazzi tra i 7 e 14 anni e 31 mila di essi potevano definirsi letteralmente sfruttati.
    L’Istat, mentre la Fao discuteva di fame nel mondo (e di bambini costretti a lavorare in condizioni disumane) rivelava – e non per la prima volta – che la piaga del lavoro minorile (che andrebbe più propriamente chiamato “infantile”) infettava anche un paese ricco dell’occidente. Fatte, ovviamente, le debite differenze e le debite specificazioni. Nella sua ricerca, realizzata col ministero del Lavoro e presentata in occasione della prima giornata mondiale contro il lavoro minorile, l’Istat spiegava, infatti, che non tutto il lavoro under 14 andava considerato illegale. Bisognava distinguere tra i lavori veri e propri e i lavoretti fatti dai ragazzi spesso a casa e continuando a studiare.
    Quei dati, comunque, non vanno sottovalutati se ci dicono che l’11,8% di questo piccolo esercito di lavoratori ha prestato la propria attività in una fabbrica o cantiere. Un ambiente certo non salubre per un ragazzo di 14 anni.
    Secondo la ricerca possono essere considerati economicamente attivi (con lavori quindi anche all’interno del nucleo familiare o comunque parziali o stagionali) 12.168 bambini tra i 7 e i 10 anni, 66.047 tra gli 11 e i 13 anni e 69.070 ragazzi di 14 anni. Sulla media della popolazione dell’età corrispondente lavorano circa 3,1 ragazzi: 0,5% del totale dei ragazzi tra i 7 e i 10 anni, il 3,7 tra gli 11 e i 13 anni e l’11,6% dei quattordicenni. I dati raccolti, riferiti al 2000, sono in linea con le stime calcolate dal’ Ilo (ufficio internazionale del lavoro) per i paesi sviluppati (2%). Possono, invece, essere considerati “sfruttati”, 31.500 bambini, lo 0,66% dei ragazzi nella stessa fascia d’età. I più sfruttati, secondo l’Istat, sono i quattordicenni, il 2,74% del totale.
    Nel mondo sono quasi 200 milioni i bambini sfruttati.
    Credo ancora ci sia molto da fare per eliminare completamente questa piaga in Italia e nel mondo.
    Vale.

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  10. è tristissimo pensare che ci sono dei bambini a cui è negata l infanzia...quanti bambini vorrebbero correre dietro a un pallone invece che costruirlo..quanti vorrebbero un istruzioe,vorrebbero imparare a leggere e a scrivere...chissà se finirà mai questo inferno minorile

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Ho dovuto eliminare la possibilità di commento anonimo per troppi commenti spam.