lunedì 18 maggio 2009

Punica granatum, il Melograno

Questo fiore appartiene a una pianta di Melograno Punica granatum, che si trova di fronte alle scuole di Isolabona. E' nata in un posto infelice, non in un prato ma arroccata sotto il muro di contenimento della strada provinciale, sembra quasi sospesa tra il fiume e il marciapiede......L'ho sempre vista, ma oggi mentre aspettavo mio figlio che uscisse da scuola, mi sono andati gli occhi tra i suoi rami e ho visto i suoi fiori, di un arancione marcato e dai petali sottili, sembrano fiori di carta velina, bellissimi e delicati......non ho esitato a fotografarli, la natura ci regale delle forme e dei colori meravigliosi, basta solo accorgersi della loro presenza........

Per poter fare le fotografie mi sono dovuta sporgere un po' e tirare verso di me alcuni rami......comunque non mi sembrano male.......a me piace molto il frutto di questo albero, anche se un po' scomodo da mangiare.
Di seguito una scheda di botanica con delle curiosità.
da qui
[...]
È un arbusto conosciuto anche come granata o granato, di probabile origine persiana, coltivata fin dall’antichità in vari paesi a clima caldo e asciutto, in particolare in quelli del bacino mediterraneo. La tradizione vuole che fu il frutto consegnato a Venere da Paride per eleggerla la più bella fra le dee causando l'ira di Giunone e Minerva, sconfitte nella contesa, il fatto sarà il prologo alla Guerra di Troia.
Il nome scientifico di questa pianta deriva dal latino "punicus" (cartaginese), perché Plinio ritenendola erroneamente una pianta di origine africana, la chiamava "melo cartaginese".
E una pianta con fusto contorto e corteccia grigio-rossastra; raggiunge un’altezza di quattro metri; le foglie sono caduche, coriacee, a margine liscio, allungate, alterne sui rami principali, opposte o in piccoli gruppi (verticilli) sui rametti, di un colore rosso rame appena emesse, diventano di un bel verde brillante e lucido a completa maturazione.
I fiori, posti sulla sommità dei rami sono grandi, per lo più colorati in rosso arancio vivo, tubulosi, sbocciano sui rami di un anno o su corti rametti, detti dardi, all’inizio dell’estate.
Il frutto, la melagrana, detto anche balausta o balaustio dai botanici, è una sorta di bacca con pericarpio grosso e spugnoso, che a maturità si fende irregolarmente mettendo parzialmente allo scoperto i semi, i cui tegumenti gelificati e succosi, dal caratteristico colore rosso, costituiscono la sola parte commestibile di sapore acidulo-dolciastro. L’interno è diviso in segmenti, detti loculi, che contengono i semi. La maturazione dei frutti avviene in autunno.
I melograni crescono bene in zone a clima mite con esposizione in pieno sole; hanno una buona resistenza alle basse temperature e richiedono annaffiature abbondanti solo in periodi di siccità e nella fase giovanile.
Con il succo, un tempo, si produceva il popolare sciroppo, detto granatina, oggi preparato per lo più con agrumi ed essenze aromatiche.
Pianta ricca di tannino, contiene anche alcuni alcaloidi che le conferiscono proprietà tenifughe.
Varie specie ornamentali di melograno hanno fiori bianchi, gialli, aranciati, variegati, …
La propagazione può avvenire, oltre che per semina, anche per prelievo, a fine inverno, di talee legnose lunghe 20 centimetri da far radicare direttamente in piena terra.
Le varietà, generalmente, si innestano (a spacco o a gemma dormiente) sulle piante ottenute da seme.[...]
Mentre da questo sito il suo uso in erboristeria.
[...]
La pianta di Melograno è ricca di sostanze fenoliche, in paticolar modo in acido ellegico, che vengono usate in erboristeria nella prevenzione dell'invecchiamento cutaneo causato della presenza di radicali liberi ecco perchè è un rinomato antiossidante naturale. Nome comune: Melograno
Famiglia: Punicaceae
La melagrana contiene anche acido ascorbico, acido borico, acido cictrico, acido malico, acido clorogenico, acido neo clorogenico, acido p-cumarinico, acido pantotenico, beta-carotene.
Ma non è finita... la melagrana è ricca anche di minerali come calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame e zolfo.
Il succo di Melagrana e l'olio ricavato dai suoi semi hanno dimostrato possedere un potere antiossidante paragonabile a quello del te verde e superiore a quello del vino rosso.
Curiosità
  • Esistono diverse tesi sulla possibile derivazione del suo nome. La somiglianza ad una mela (dal latino "pomum") ricca di semi (dal latino "granatum") ha certamente contribuito alla coniazione del termine inglese "pomgranate".
  • La parola melagrana deriva dal francese pome garnete che significa mela con semi.
  • Nell'antica Grecia era prescritto come antielmintico, antinfiammatorio e per combattere i casi di diarrea cronica.[...]

14 commenti:

  1. Ti do ragione: i fiori del melograno "catturano" per la loro bellezza, non si può non fotografarli! Anche a me piace mangiare i suoi frutti che so essere ricchi di proprietà benefiche come tu ben citi nel post

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  2. che bello, il tuo è già fiorito, mentre il mio è ancora indietro.
    ogni volta che vedo i fiori del melograno non posso non recitare "L'albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno dai bei vermigli fior....

    salutoni...

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  3. già il frutto oltre ad essere buono è molto bello...elegante e semplice...non avevo mai visto il fiore...è davvero spettacolare un abbraccio

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  4. nel giardino dei miei ne abbiamo piantato uno in ricordo di una persona cara che non c'è più, controllo sempre se fiorisce...per il momento di fiori neanche l'ombra...belle le tue foto...Buona serata

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  5. Non ci crederai, ma io lo coltivo sul mio terrazzo, in un vaso piuttosto grande. Bellissimi i fiori e i frutti. Da noi, al sud, si preparano diverse ricette gustosissime, nel periodo di novembre. Anzi,per il due novembre, si prepara la "colve" o cibo dei morti. E' un misto di grano, melograno, vin cotto, pezzi di cioccolato e noci.
    Da provare.

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  6. La melograna è un frutto dalle proprietà straordinarie. In giardino ho tre alberi di melograno che producono frutti a volontà. I miei figli ne sono ghiotti..e pure io;)

    Lo sai che i grani sono ottimi in con finocchio e insalata belga e scaglie di parmigiano reggiano, il tutto condito con vinegrette?

    Salutoni
    annarita

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Il frutto del melograno rappresenta l’energia vitale. Come tutti i frutti da seme, anche la melagrana rappresenta infatti la fecondità, l’abbondanza e la prolificazione. Il succo di colore rosso evoca il sangue e costituisce il simbolo della vitalità dell’energia. Nell’antico Egitto il succo della melagrana insieme alla birra, crea la bevanda magica che salva l’umanità dalla distruzione. I suoi valori di fecondità e di fertilità si ritrovano anche nell’islam.
    Non solo.
    Anticamente nell’equinozio d’autunno,il secondo momento in cui luce e tenebre sono in equilibrio perfetto, chi si era è posto su un cammino di crescita spirituale affrontava il nuovo ciclo, avendo la capacità di far tesoro dei progressi compiuti qualora ve ne siano.
    Nel solstizio d' autunno anticamente si entrava in una fase di sacra meditazione anche a carattere fortemente iniziatico. Infatti, se nelle grotte mitraiche ci si apprestava ad immolare il toro cosmico, ad Eleusi iniziavano le celebrazioni dei GRANDI MISTERI, tutti incentrati sulla figura della dea Persefone che, figlia di Demetra ( legata ai cicli vitali della vegetazione ), viene rapita da Ades.
    Questi la lega a sé come sua sposa offrendole SEMI DI MELOGRANO e sancendo così l’unione con il mondo sotterraneo della fecondità e della morte, simboleggiato dal melograno stesso ( rosso come il sangue e ricco di semi ). Il ratto provoca il lutto disperato ed irato di Demetra che impedisce che le sementi germoglino finché, proprio per questo, le viene restituita la figlia.
    Tuttavia Persefone per avere accettato cibo nella casa del marito resta vincolata a lui e destinata a fare ritorno nell’Ade per un terzo dell’anno.
    Ciò che l’iniziato apprendeva, e che i rituali di questo periodo sottolineano e che noi ancora oggi cogliamo, è che la morte in senso figurato e reale non è un male ma una benedizione.
    Immaginatevi se il ciclo produttivo della natura non si interrompesse per rinnovarsi…, tutto perirebbe per esaurimento. " L’oscurità della morte è dunque matrice di vita rinnovata e purificata, garante dell’inizio di un nuovo ciclo ".
    La mistica della morte che pervade tutta la ritualità da Mabon al solstizio d’inverno evidenzia, anche in senso esoterico/simbolico, che per il proprio progresso spirituale fortunati sono quelli che, capaci di " morire a questa vita ", si pongono nelle condizioni di " rinascere " su un piano di consapevolezza e conoscenza maggiori.
    Non e' facile da reperire ma esiste anche un bellissimo film
    ''Il Colore del melograno - Sayat Nova'', del regista armeno Sergei Parajanov.
    E' la biografia fantastica di un menestrello di corte nell'Armenia del XVIII secolo. Ricordi, illuminazioni metafisiche, pantomime, simboli religiosi del folklore caucasico. A cavallo tra l'arte dell'occidente cristiano e quella dell'oriente islamico. Film bandito dall'Urss, costò al visionario regista sette anni di gulag. (Il Morandini – Dizionario dei film, Zanichelli).
    Mi intriga la ricetta della sorellina. Da provare
    Scusa la lunghezza.
    Felice e radioso giorno.
    Vale

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  9. Pero' non male anche la ricetta delle ''colve'', soprattutto per il cioccolato, magari fondente e amaro per contrastare il dolce dei semi di melagrana e del vin cotto.
    Bacioni
    vale

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  10. Non ho mai mangiato i frutti del melograno, non li ho mai visti e non ho neppure visto la pianta. Mi fai venire voglia di assaggiarli. Complimenti per il post, come sempre dettagliato ed istruttivo. Buona serata e buona vita, Viviana

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  11. Che bello!
    Il melograno è il mio frutto preferito... e adesso anche il mio fiore! :-)

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  12. Buone le melograne! L'albero del vicino di fronte alla mia finestra (io sono al secondo piano e non ho giardino) è ancora indietrissimo... che bei fiori davvero!

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  13. Ciao Roberta,se non ne avesse già scritto così bene Pier luigi avrei pensato anch'io a Persefone. Il frutto del melograno è simbolo molto femminile.

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  14. ...tu fior della mia pianta, percosso e inaridito, tu...
    quanti ricordi di gioventù...Buona domenica tropicale a tutti!

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