Oggi un'amica, Dianella, mi ha fatto avere delle vecchie fotografie, tra queste un gruppo di amici in cima al monte Toraggio, la vetta che sovrasta la nostra valle e a cui tutti noi siamo un po' legati.......
Come vi ho già raccontato altre volte, è a questo monte che è dedicato il mio primo sguardo la mattina, a secondo del suo aspetto si capisce se la giornata sarà bella o brutta.....
Appoggiato alla croce, Alberto Cane, seduto con il cappello Giuliano Noaro, seduto con gli occhiali Giacomino Rodini, in piedi con il cappello Giorgio Cane.
Anch'io ho raggiunto questa vetta, solo una volta, e l'ho fatto moltissimi anni fa, era il 1986
Roberta e Giannino Cane
Ricordo quella camminata, allora vivevo ancora ad Arcore e per me fu un'esperienza unica......come credo per tutti quelli che sono arrivati fino lassù!
Alberto un paio di anni fa, scrisse un post descrivendo la sua prima volta qui
Oggi quando ho visto quelle fotografie, ho cercato le mie e ho pensato di parlarvi di questa montagna, ho trovato questa bella scheda per chi è interessato troverà delle notizie veramente interessanti.......
Da Cai Bordighera
Sede di un dio o luogo di pascolo?
Sull’origine del nome Toraggio (in dialetto Turagge) non esiste ancora una spiegazione definita. Nel libro Toponomastica Intemelia, Nino Lamboglia scrive: “il nome di questa montagna è evidentemente uno dei più antichi della regione. Un seducente ravvicinamento potrebbe tentarsi con la divinità Torevaius, attestata a Cemenelum; in tal caso il toponimo conterrebbe il ricordo di un culto topico a questo monte, dominate la val Nervia, parallelamente al Bego che domina la val Roia, e si risalirebbe alla voce alpina t(u)or, ancora vitale nelle Alpi Marittime in senso di “cima” e che abbraccia un’amplissima area mediterranea e preindoeuropea. Ma è più semplice pensare o a una base tauraricum, allusivo ad antichi diritti di pascolo (il riflesso indigeno di –ati-cu è veramente –aigu-, ma concorre l’esito –age-, d’influenza provenzale e più genericamente d’influenza letteraria), od anche turraculum svolto nello stesso modo di fenuculum, cuniculum, che danno fenuggiu, cuniggiu”. Sempre a proposito del nome, nell’opuscolo di Gilberto Calandri il Monte Toraggio, caratteri geomorfologici e ideologici si legge: “il toponimo Toraggio è senza dubbio antico, di epoca romana. Incerto se derivi da turris (con riferimento alla forma a torrione della parte più elevata della montagna) o da taurus (da una divinità preromana e forse in connessione con il pascolo, come proposto dal Lamboglia)”.
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Bellissimi posti, bellissimo ricordo. Grazie per avermi fatto conoscere il monte Toraggio.
RispondiEliminaRimpianto per non essere nel 1986?
Felice e radioso giorno.
Vale
Sul monte Toraggio sono salito molte volte, più di venti, da ogni parte, estate e inverno. Vi passai una notte di capodanno assieme a Nello Caldi, chiusi in una tendina e mezzo ubriachi di grappa. La prima volta, con Giacomino, la raccontai QUI.
RispondiEliminaMi ero dimenticato di dire che la tendina la montammo proprio sulla cima innevata e che al mattino scivolammo di culo sulla neve ghiacciata dei prati.
RispondiEliminaIeri ho visto il Toraggio dalla cima del Paracouerte (2385m).Da là il profilo sagomato della montagna sembra la testa di un uomo che dorme con la bocca aperta dalla quale usciva una nuvola.Un panorama da brivido!
RispondiEliminaCiao Roberta.
Bellissime fotografie, bellissimi luoghi....
RispondiEliminaE' un vero piacere scoprirli!!!
Ciao, buona giornata
maria rosa
Bellissimo posto, che non conoscevo.
RispondiEliminaGrazie per avermelo fatto scoprire.
Buona giornata.
annarita
Perche non:)
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