sabato 3 ottobre 2009

Bandiera Arancione, quando la meriterà Isolabona?




Ricevere questo riconoscimento, credo, il più ambito in campo turistico promozionale, è uno dei traguardi più ambiziosi per le amministrazioni locali.
I nostri vicini di casa, Dolceacqua e Apricale lo hanno già ricevuto da molti anni, quando toccherà a Isolabona?

Prima di trovare le parole giuste ho dovuto riflettere, e non poco.
Ogni giorno mi sforzo per raccontare questo borgo sotto vari punti di vista, quello storico, paesaggistico e naturalistico, di materiale, posso dire di averne tantissimo.
Mi riesce facile raccontare ciò che rappresenta per me questo luogo, ma appena mi reco in "paese" mi devo scontrare con la triste realtà, ciò che si vede è ben diverso...per mia fortuna, la storia e la natura non possono essere modificate!!!

Sono trascorsi cinque mesi dalle elezioni amministrative con la nomina del "nuovo" sindaco e relativi assessori, fu un plebiscito, ma a me sembra di abitare sempre nello stesso paese.
Questa estate si sono svolti diversi appuntamenti culturali, tra cui il festival delle arpe, quelle arpe che il nostro Sindaco ci vuole per forza "affibbiare" con la dicitura "Isolabona il paese delle arpe", ma dove lo ha letto o chi gli ha detto che Isolabona è il paese delle arpe?
Che si faccia il festival mi sta anche bene ma una forzatura così...proprio no.
Gira voce che sulla pavimentazione della nuova Bunda, verrà fatto con le pietre un grosso disegno a forma di arpa, i nostri numeri civici "nuovi ma non ancora collaudati" riportano il simbolo dell'arpa, ma ripeto, Isolabona non è il paese delle arpe.
Isolabona è il paese in cui si sono consumati tanti avvenimenti di storia locale, Isolabona è un luogo meraviglioso che ha bisogno solo di una ripulita, e quanto pare neanche questa amministrazione si degna di farlo.
Ma cosa stanno facendo gli assessori?
Quando attraversano il paese a piedi, vedono dove mettono i piedi?
E i consiglieri che abitano altrove, chi ad Arcore e chi a Imperia si rendono conto al loro arrivo in che condizioni si trova questo paese?
E il vice Sindaco scenderà dalla "sua collina" ogni tanto per partecipare alle riunioni della giunta, e non vede?
"La forma è il vestito della sostanza" e con questi presupposti come si può pensare di arrivare a tanto?

Per ottenere la bandiera arancione credo serva partire dal basso con un po' di umiltà e qui mi fermo anche se di cose da scrivere ne avrei tante..
Siccome chi mi rappresenta non comunica su questa tribuna, ruberei solo del tempo a chi solitamente mi legge comunicando.


Da riviera 24

Il marchio di qualità turistico-ambientale del Touring Club Italiano, assegnato anni a oltre un centinaio di borghi italiani, fu ideato e avviato nel 1999 dalla Regione Liguria e sempre in Liguria, nel 2002, a Dolceacqua, venne costituita l’Associazione Nazionale dei paesi Bandiera Arancione.
In Liguria oggi i paesi Bandiera Arancione sono: Sassello ,Toirano e Castelvecchio di Rocca Barbena nel Savonese, Santo Stefano D’Aveto in provincia di Genova , Varese Ligure, Castelnuovo Magra, Brugnato nello Spezzino, Dolceacqua, Apricale, Triora, in provincia di Imperia. A Brugnato domenica, saranno tutti presenti con stand e i loro prodotti tipici nel chiostro del museo diocesano per la 2° Rassegna Regionale.
Alle 10,30, al centro congressi di Brugnato, è in programma un convegno “ Bandiere Arancioni liguri: eccellenze dell’entroterra tra turismo, ambiente, agricoltura”., alla quale hanno dato l’adesione il Presidente della Regione Burlando e 3 Assessori Regionali Bozzano, Cassini, Zunino ed i 4 Assessori al Turismo delle Province Liguri, che risponderanno ai temi proposti dal Presidente dell’Associazione Fulvio Gazzola, moderati dal giornalista Paolo Zerbini.
Nell’occasione l’Assessore Regionale al Turismo Margherita Bozzano annuncerà i nomi dei Paesi che sono in corso di analisi da parte del Touring Club Italiano e che potrebbero ottenere la Bandiera Arancione entro la fine dell’anno.
Tra questi un numero importante appartengono alla Provincia di Imperia, a testimonianza della maturità che i piccoli Borghi del nostro entroterra hanno compreso di affrontare l’offerta turistica dei prossimi anni, puntando sulla qualità.

13 commenti:

  1. cara Roberta,in questo tuo post si legge amore per la tua isola, ma anche tanta amarezza.
    Ti auguro che la tua bella isola venga riconosciuta con la Bandiera Arancione.
    Forse il simbolo dell'arpa nasce dal festival? che dici tu.
    Speriamo in bene

    Buona Domenica. un abbraccio.

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  2. Ciao Roberta,
    non disperare sono certa che se tutti gli abitanti di Isolabona leggessero cosa e come scrivi tu, resterebbero contagiati dalla tua passione......mai pensato di stampare un po' di quello che scrivi e tappezzare il paese??

    ti abbraccio e ti auguro una domenica felice!

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  3. Mi dispiace che la nuova Amministrazione non abbia fatto ancora nulla di concreto per Isolabona. Mi sto convincendo oramai che i politici sono una strana classe di cui è difficile fidarsi. Parlano bene prima delle elzioni e poi razzolano male...dopo!

    Continua come stai facendo Rob. Sei una libera e sincera voce che fa bene a dire quel che pensa.

    Ti auguro che la bandiera arancione sventoli un giorno non lontano sul Municipio di Isolabona.

    Un abbraccio
    annarita

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  4. Pasticcino ha avuto un'ottima idea...
    Sono convinta che dopo questo post, Qualcuno si farà vivo con te.
    Buona domenica.

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  5. Roberta, pace e bene oggi è il giorno di Francesco

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  6. Il tuo accorato appello e il tuo attaccamento a Isolabona che hai così bene dimostrato anche con i post precedenti meritano un'attenzione maggiore da parte di chi è stato eletto per amministrarla. E soprattutto merita la Bandiera Aeancione.

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  7. Ciao Roberta, sono d'accordo anch'io con ciò che ha scritto rosy, mi auguro che dopo questo post qualcosa si muova....!!!
    Buona giornata, un abbraccio e un grazie per il "bene arrivata" a Oceania
    Maria Rosa

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  8. Qualcun mi saprebbe dire quali requisiti ci vogliono per avere la bandiera arancione?

    E se sì, dove questi requisiti li ha trovati? Altrimenti si parla a vanvera.

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  9. @Annarita
    Grazie, già visto. Termini vaghi che significano tutto e niente. Più niente che tutto. Cosa manca a questo paese per avere la bandiera arancione? Qual è la cosa che manca che invece hanno i due paesi vicini che si possono fregiare di questa bandiera?

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  10. @alberto, perchè a te questi sembrano requisiti da poco?
    la valorizzazione delle risorse locali;
    • lo sviluppo della cultura dell’accoglienza;
    • lo stimolo dell’artigianato e delle produzioni tipiche;
    • l’impulso all’imprenditorialità locale;
    • il rafforzamento dell’identità locale.
    Tutti requisiti che Dolceacqua ha e Apricale pure.
    A me sembrano punti molto importanti che il mio paese non mi offre...
    Io contesto il metodo che si applica per raggiungere questi obiettivi che so benissimo, essere MOLTO cari al nostro sindaco...
    Lui non può fare tutto da solo, oltre ai consiglieri dovrebbe avvalersi di collaborazioni sociali tipo associazioni, che sappiamo non esistere a Isolabona....dovremmo porci un "perchè non esistono?" La risposta è molto semplice, a parer mio, o il sindaco vuole fare tutto lui senza lasciare spazio ad altri o i nostri compaesani fanno parte di quella categoria che si lamenta e nulla fa per cambiare le cose.....
    Io mi sento a posto con la mia coscienza civica, ho portato 30000 mila persone in un anno a visitare questo paese facendo conoscere loro la storia e il territorio.......

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  11. Non sono requisiti da poco, ma, come ho detto i parametri per stabilire i vari punti rimangono nel vago. Per esempio esiste un depuratore dell'acqua del torrente?

    Guarda la mappa dei paesi. Perché secondo te non c'è nemmeno un paese della Val d'Aosta? Lassù che ci sono dei veri e propri gioiellini. Io non lo so. E poi c'è sinergia? C'è sinergia fra Dolceacqua e Apricale?

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  12. @alberto, a dirti la verità credo che questi riconoscimenti lasciano il tempo che trovano... ogni paese deve essere strutturato in modo da elevare la qualità della vita per chi vi abita tutto l'anno...e non solo per i turisti...
    che il turismo possa diventare un veicolo economico ben mi sta, ma in primis, lo ripeto, deve esserci il cittadino che nella quotidianità vive il paese.

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