martedì 23 febbraio 2010

La mente umana...

Questa fotografia l'ho scattata questa sera nel parcheggio dove si trovava la mia macchina.
Mi ha colpito e non ho potuto resistere a fotografarlo.
Non si trova a Isolabona ma a Dolceacqua.
Quale mente ha potuto pensare di scrivere una cosa del genere?
Questo posto riservato ai disabili è l'unico tra un centinaio o forse più di posti auto. A chi può dare fastidio?
Non so darmi una risposta a questi quesiti. Non riesco a capire perché la mente umana possa arrivare a tanto.
Quali frustrazioni avrà subito il suo autore?
Qualche giorno fa su Fb è nato un gruppo dal titolo "Facciamo tiro al bersaglio con i bambini Down", qui un articolo , quando l'ho visto girare non potevo credere che si potesse arrivare a tanto...ma che società è questa?
Questi avvenimenti mi fanno riflettere come persona e soprattutto come madre, spero di aver insegnato a mio figlio certi valori!!!

12 commenti:

  1. Che tristezza Roberta,
    queste citate sono solo alcune tra le tante schifezze che si possono registrare intorno a noi, basta guardare con gli occhi giusti e, come tu hai fatto, farle notare a chi da solo non ci arriva per distrazione o altro, e sono più di quanti si pensa.

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  2. L'essere che ha scritto quella frase su quel cartello, poteva tranquillamente scriverla..anche sul culo di sua madre,tanto non avrebbe fatto (Per lui) alcuna differenza.
    Salù

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  3. La cosa brutta e quando ti trovi scritto con la bomboletta sulla macchina "io sono un handicappata"....

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  4. Dicono che la mamma dei deficienti è sempre incinta... Ci sarà un motivo, no? :-/

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  5. la ment eumana è davvero interessante da studiare...ma credo che a volte la banalità e la mediocrità sia così dilagante che la supertesta che ha scritto su quel cartello manco si accorto che era per i disabili...forse pensava di avere una nuova lavagna...non voglio giustificare nessuno...anzi voglio sottolinare che a volte l'idiozia può essere davvero profonda
    un bacione

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  6. Cara Roberta, ho pensato di venire da te e ringraziarti per gli auguri di compleanno fatti nel blog "in punta di piedi" di rosy.

    Ho letto il post "La mente umana..." e ti chiedi perché quella scritta di dispregio sul cartello di divieto?
    Pensa e ripensa, la mia mente mi ha portato a riflettere sul fatto che viviamo in un contesto che vorrebbe essere sociale ma non lo è.
    L'uomo non è poi tanto diverso dalle socializzazioni animali che sono organizzate in un clima da ecosistema. E se non fosse per l'opera quasi sempre turbativa fino agli eccessi dell'uomo, l'ecosistema degli animali, attraverso i diversi sottosistemi, si autoregolerebbe egregiamente. Così è sempre avvenuto.

    Ed ora vengo al punto cruciale per far capire il possibile "clima" di quel soggetto preso a imbrattare cartelli e quant'altro che colpiscono la sua attenzione. E per entrare nella sua mente, turbata a causa del suo stato sociale ai margini, mi servo del comportamento dei gatti presi per il dominio del territorio.
    Il dominio è un problema che assilla ogni uomo e quelli cosiddetti "normali" lo risolvono molto spesso in modo fraudolento al limite delle leggi vigenti e, ironia della sorte sono anche apprezzati e godono della riverenza del resto del branco umano. Gli esseri umani ai margini cosa possono fare per "marcare" anche loro un possibile territorio che vorrebbero che fosse a loro disposizione? Per certi versi sono dei disabili ed è comprensibile aver "marcato" quel cartello che riguarda appunto i disabili.

    Vediamo come si comportano i gatti per il domino del territorio.

    I maschi marcano con le urine e con le ghiandole del muso o delle zampe i confini del loro territorio e ritroviamo questo comportamento anche nei gatti che vivono in casa.
    In modo meno evidente anche le femmine manifestano la tendenza a marcare il territorio in questo modo.
    Le ghiandole del muso o delle zampe emettono un liquido (dall'odore molto intenso), che serve a rinforzare il messaggio lasciato con la marcatura delle urine. Tale liquido viene rilasciato quando il gatto strofina la testa contro oggetti e persone, oppure, con lo stesso obiettivo, graffia mobili e divani. Grattare con le unghie, però, non serve solo per mantenere efficienti gli artigli, ma anche per lasciare segnali visivi della propria presenza. Se il gatto graffia i mobili in casa, è inutile cercare di reprimere questo istinto con le punizioni: occorre piuttosto dargli valide alternative.
    Sia i maschi che le femmine, anche sterilizzati, possono spargere urina tra le pareti domestiche quando provano un senso di frustrazione oppure si sentono minacciati in qualche modo.
    In questo caso si tratta di un disturbo emotivo che può avere diverse cause. Può trattarsi dell'inserimento di un nuovo elemento all'interno della famiglia, come un bambino, un cane, un gatto o un altro animale, o anche di un nuovo mobile o di un tappeto.
    Può dipendere da un sovraffollamento, come la presenza di un eccessivo numero di altri gatti o ancora da variazioni nell'ambiente, come un trasloco o lo spostamento di mobili, oppure da rimproveri. Altri fattori che possono determinare questo comportamento sono; cambiamenti sgraditi dell'alimentazione o del tipo di lettiera utilizzata, sistemazione della lettiera in un posto poco tranquillo, o lettiera non abbastanza pulita.
    La prima cosa da fare però, soprattutto se abbiamo notato un aumento nella sete, è portare di corsa il micio dal veterinario per escludere patologie fisiche.

    Conclusione: con i gatti c'è il veterinario pronto a suggerire rimedi per gatti, ma per quei tali "imbrattacartelli", che si fa? Se si riesce a individuarli vengono trattati assai peggio dei gatti. Chi mai capirà la sete di questi emarginati?

    Con l'occasione mi fa piacere rilasciarti il link di un post che ho fatto su uno dei cinque gatti di casa mia - vedi qui.

    Un caro saluto,
    Gaetano

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  7. La foto che hai scattato rivela molto ,è estremamente significativa!
    Espressione palese di un paese in decadenza, tutto sta andando alla deriva :valori,morale,etica, uno sgretolamento che a me sinceramente fa molta, molta paura !
    Prima si attaccavano agli extracomunitari ora ai disabili..,scenario già vissuto durante il nazismo-fascismo ,prevedo che a breve avranno altre minoranze nel mirino ... fascismo allo stato puro !

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  8. anch'io penso che chi ha scritto quella stupidaggine non abbia neanche fatto caso che fosse un cartello per disabili, l'ha scritto e basta, pensando di essere furbo...

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  9. @Gaetano, grazie per il tuo intervento. Aver cercato di dare una spiegazione di certi comportamenti paragonandoli ai comportamenti dei gatti (animali che adoro, ne posseggo sette), mi ha fatto riflettere.
    Il post che mi hai segnalato, l'ho trovato molto bello e profondo.
    Ho più volte letto i tuoi interventi lasciati nei blog amici, e ne sono sempre rimasta colpita dall'analisi.
    È stato per me un piacere averti avuto come ospite nella mia tribuna, spero di ritrovarti ancora!

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  10. Non ci sono spiegazioni Roberta, almeno per noi che abbiamo cercato di indirizzare bene i nostri figli.

    Un caro saluto!

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  11. Cara Roberta, sono io che ti ringrazio per aver stimato interessante il mio commento. A che serve emanare una personale luce e calore dal proprio spazio di sole comune a tutti e non avere una luna su cui rifletterla in modo che altri le possano notare ed apprezzare?
    Non mancherà occasione per venirti a trovare, promesso.

    Ps - Ho cinque gatti e mi ha fatto piacere che ti sia piaciuto il post su Romeo (lazzarone).

    Ciao, Roberta,
    Gaetano

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  12. Per quanto riguarda il cartello... Penso che sia stato pasticciato da qualche scemo solamente con l'intenzione di far capire che non ci sono abbastanza posti macchina e non pensando neanche minimamente, a dare un torto alle persone portatrici di handicap, o perlomeno lo spero!! Per il gruppo non ho parole!!!!

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