venerdì 30 aprile 2010
Primo Maggio, il cielo e la storia
Da Il diario di campagna di una signora inglese del primo novecento di Edith Holden
E il cielo di maggio come sarà?
Per chi ne avrà la possibilità di ammirarlo, lo spettacolo è assicurato. Molte stelle e costellazioni saranno ben visibili così come alcuni pianeti. Tra il 5 e 6 maggio sarà visibile a occhio nudo lo sciame meteorico delle Eta Acquaridi. Se volete saperne di più leggete il post del blog dell'osservatorio di Perinaldo oppure guardate il video da loro realizzato.
Domani si festeggerà la festa dei lavoratori Da vikipedia:
[...] La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori è una festività celebrata il 1º maggio di ogni anno che intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. La festa del lavoro è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte.[...]
Il mio pensiero va a tutti coloro che hanno perso la vita durante lo svolgimento del loro lavoro quotidiano. Le morti bianche che purtroppo sono ancora troppe ogni giorno, e a quei lavoratori che vengono sfruttati in molte parti del mondo.
Di seguito una piccola memoria di cosa accadde in questa giorno a Isolabona nel 1803 tratta dal manoscritto di Gio Antonio Cane.
[...] 1803. il primo Maggio e venuto la circolare dal Vescovo di Nizza e dal Preffeto delli Parrochi stati confirmati e quelli che sono stati canbiati o destituiti
jl nostro Paroco che era Prete Giuseppe Cassin e stato tramandato in Breglio e quello di Breglio in Dorciaqua e quello di Dorciaqua a casa sua e alla nostra Parrochia e stato ammesso il Padre Giuseppe Antonio Cassio di Tenda a preso il posseso li 22 Maggio la Domenica in fra ottava del Ascenzion [...]
Roberta augurandovi un buon Primo Maggio.
giovedì 29 aprile 2010
Blogs as graphs
Dal sito Rangle
Marcel Salathe ha realizzato un applet che permette di visualizzare un sito web come un grafico sfruttando queste caratteristiche dei tag HTML, utilizzando un semplice schema di colori (associando cioè ad ogni tag un colore diverso) che è il seguente:
blu: per i links (A tag)
rosso: per le tables (TABLE, TR and TD tags)
verde: per i DIV tag
violetto: per le immagini (IMG tag)
giallo: per le forms (FORM, INPUT, TEXTAREA, SELECT and OPTION tags)
arancione: per linebreaks and blockquotes (BR, P, and BLOCKQUOTE tags)
nero: per il tag HTML
grigio: per tutti gli altri tags
è isolacometivorrei.

mercoledì 28 aprile 2010
Roberta e il pollice verde.
Questo pomeriggio l'ho dedicato al mio giardino. Ho acquistato numerose piante perenni e le ho messe a dimora. Il colore dominante è il viola con alcuni contrasti di giallo e rosso. Per il momento ne ho ultimato solo metà, appena avrò un altro pomeriggio libero spero di ultimare il lavoro del mio piccolo giardino.
Nonostante mi piaccia raccontarvi della natura che mi circonda, non ho mai avuto il così detto pollice verde ma, quest'anno, voglio stupirmi, e le buone intenzioni voglio portarle alla conclusione.
Ci sono persone che scommettono sul mio fallimento, ma per me è lo stimolo giusto per fare e per non arrendermi.
E voi siete pollici verdi?
In questo periodo ho molto da fare e il tempo da passare al pc è veramente rosicato, non mi sono dimenticata di voi, appena tutto rientrerà nella normalità, sarò molto più presente sui vostri blog.
Promessa.
sabato 24 aprile 2010
Isolabona 25 Aprile 1945, i ponti vengono fatti saltare.
Poi lentamente, le colonne di soldati si andarono sempre più assottigliando finché l'ultimo camion passò. Intanto dal mare giungeva l'eco di scoppi, ma non si trattava degli Alleati bensì dei vari ponti che i genieri tedeschi rimasti alla retroguardia facevano saltare per ritardare l'avanzata delle truppe alleate.
- Ma non si poteva almeno impedire di far saltare i ponti? - chiese un vecchio ad uno dei partigiani che aveva una fascia rossa al braccio.
-Gli ordini sono di non intervenire.
Lo capii in quel momento: i due ponti del paese erano destinati ad essere distrutti e guardai.
Vidi un gruppo di soldati avvicinarsi ai piloni dove in precedenza erano state sistemate le cariche. Che cosa effettivamente facessero non lo so. Li vidi solo armeggiare, stendere dei fili e allontanarsi per raggiungere un riparo. Poi il primo botto. A saltare fu il vecchio ponte, che immetteva in paese. Nessuna piena l'aveva mai portato via. Bastò una carica di dinamite perché si afflosciasse su se stesso, quasi fosse stanco, intorbidando le acque del torrente sottostante. L'altro, il ponte nuovo, offrì una maggiore resistenza, tanto che l'onda d'urto arrivò fino a noi. Poi la calma, una calma assoluta discese su tutto così come la polvere si posò sui tetti, sugli orti e sui campi. Nessuno si mosse finché dall'alto delle mura del Castello dei Doria non si vide una bandiera bianca agitata da un soldato. Erano i genieri. Esaurito il loro compito, si arrendevano. Con loro cera Kurt. Aveva preferito darsi prigioniero piuttosto di continuare una guerra in cui non credeva più.
Poi, quel pomeriggio in paese fu il caos. Gruppi di partigiani mescolati ai civili gridavano, urlavano, si abbracciavano. La gente pareva impazzita. [...]
Fotografia del ponte vecchio fatto saltare dai tedeschi
Questo brano è tratto da I ricordi di Cirò di Marino Cassini, edizioni il Grappolo 1999. Il romanzo autobiografico scritto da Marino ci racconta la storia che abbraccia gli anni dal 1939 al 1946, è ambientato nel paese di Isolabona, suo paese natale. La storia di quel convulso periodo, viene raccontata con maestria dall'autore, riportando avvenimenti visti con l'ottica di un piccolo paese, apparentemente tagliato fuori dai grandi eventi, finché la guerra e ancor più la lotta di liberazione non lo investirono, costringendo i suoi abitanti ad una scelta.
Marino me lo ha regalato con altri suo romanzi per Natale. Leggendolo sono venuta a conoscenza di molti avvenimenti che durante il periodo della guerra hanno coinvolto il nostro piccolo paese. Una testimonianza importante con cui oggi ho voluto ricordare il 25 Aprile, l'epilogo di una terribile guerra che anche qui ha disseminato morte e odio. Per non dimenticare, ricordiamo tutti i caduti.
giovedì 22 aprile 2010
Ciao Maria Luisa.
A lei che ha amato Isolabona stando in disparte, dedico questo mio pensiero.
Non servirà a nulla, ma il rammarico di averla conosciuta solo attraverso i sui preziosi scritti mi fa pensare che ho perso l'occasione di conoscere una persona speciale.
Ciao Maria Luisa.
mercoledì 21 aprile 2010
Olimpiadi a Pieve di Teco. Balun e...birilli, video anni 60.
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2010_04_19 |
Cliccare sulla foto per accedere al video.
Ricercare notizie di carattere storico inerenti a Isolabona a volte mi porta in altri luoghi.
È il caso del filmato che vi propongo questa sera, infatti è stato girato a Pieve di Teco, una cittadina medioevale dell' Alta Valle Arroscia che dista venticinque chilometri da Imperia.
Il filmato risale ai primi anni del 1960, uno dei suoi autori è Alfredo Moreschi che me ne ha concesso l'utilizzo. Facendo scorrere le immagini non si può far altro che considerarle una indubbia fonte storica,
Le immagini ci propongono il gioco del "balun" e una "partita ai birilli" rigorosamente con bocce di legno. Il gioco del balun è presente ancora oggi nel nostro Ponente Ligure, rappresentando una tradizione sportiva molto sentita nei nostri paesi.
Mi piace proporre questi spezzoni di filmati perché, se le fotografie ci trasmettono emozioni, i filmati lo fanno maggiormente, regalandoci degli spaccati di vita che a volte rimangono presenti solo nella memoria dei più anziani.
venerdì 16 aprile 2010
La storia di Isolabona su "New Magazine Imperia"
Questa mia esperienza la trovo alquanto stimolante perché mi da modo di approfondire gli argomenti che tratto sul blog, e di far conoscere la storia del mio borgo a chi è abbonato al periodico. Non è facile scrivere con un linguaggio "storico" che è ben diverso da quello che uso sul blog. Fortunatamente ho un "maestro" che mi guida in questa esperienza dandomi consigli.
Il periodico è composto da 124 pagine,in prima pagina a firma dell'editore si legge:
[...] Il nostro bimestrale prosegue il suo cammino con una ricchezza e una qualità di contenuti davvero strabiliante, ad indicare che intorno a noi sono ancora tante, per fortuna, le persone che desiderano coltivare interessi e passioni ritrovandosi attorno a una iniziativa che non dà ne fama ne potere ne tanto meno bonus di alcun tipo, ma solo la soddisfazione e la consapevolezza di far parte di una comunità ideale e veramente libera [...].
giovedì 15 aprile 2010
Brava Filo
A Filo dedico il post di oggi perché è stata la più veloce.
Colgo questa occasione per farvi conoscere il suo blog questo , un blog quasi interamente dedicato alla poesia, fateci un giro, non ne resterete delusi.
mercoledì 14 aprile 2010
Crittogramma letterario
CRITTOGRAMMA LETTERARIO (Titolo di un'opera letteraria)
Ringrazio Marino per essere sempre presente con nuove proposte.
lunedì 12 aprile 2010
Sedum Palmeri
Da wikipedia:
[...] Sedum è un genere di piante succulente e "xerofile" che comprende circa 600 varietà di specie. Appartengono alla famiglia delle Crassulaceae e sono originarie di tutto l'emisfero boreale, provenienti sia da regioni fredde che temperate; alcune specie sono originarie del Messico o dell'America centrale, ma allo stesso modo si possono trovare in Africa Centrale.
Parecchie specie crescono spontanee anche in Italia su muri e nei giardini rocciosi, altre vengono coltivate in vaso, sono considerate piante "rustiche" e "semirustiche" perché sopportano anche le basse temperature e a volte anche il gelo [...].
Utilizzi dei Sedum
Sommariamente, i Sedum possono essere suddivisi in due gruppi:
quelli di taglia bassa, aderenti al suolo, e altri, soprattutto S. telephium e S. spectabile, e relative varietà, caratterizzati da un maggior sviluppo. I primi sono utilizzati per conseguire una buona copertura del suolo in un luogo esposto al pieno sole e non sopportato da impianto di irrigazione. La vegetazione di queste specie è sovente caratterizzata da colori piacevoli, talora variegati.
Il momento della fioritura riesce ad aggiungere un ulteriore valore ornamentale a queste piccole piante senza pretese, ma estremamente utili.
Esse possono entrare con disinvolta naturalezza nella coperture di vaste aree asciutte; scarpate, punti di passaggio, zone da rinaturalizzare, ma anche piccoli spazi, per giardini rocciosi, alpineti, contenitori. I Sedum più alti sono una piacevole sorpresa sul finire dell'estate, quando i fiori cominciano a scarseggiare nel giardino, dopo l'estrema abbondanza dei mesi precedenti. Essi si rivelano utili nella composizione di un'aiuola ad effetto autunnale, sia quando sono in boccio, sia quando la fioritura è nel pieno rigoglio, a causa di un felice equilibrio tra il fogliame ( sempre caratterizzato da una trama solida e da colori ben espressi) e la compatta fioritura bianca, rosa o rossa. Un ultimo e non trascurabile pregio dei Sedum è rappresentato dal fatto che in molti la vegetazione persiste anche nel corso dell'inverno.
Queste notizie le ho tratte dal volume Piante erbacee perenni pag. 410, autori Mario Ferrari e Angelo Azzalini edizione Edagricole.
venerdì 9 aprile 2010
Olio extravergine di oliva per la cura della cute
Ieri ho festeggiato il mio 45° compleanno e come ho detto non li sento. Ho svolto nel passato moltissimo sport a livello agonistico, ora gioco a tennis una sola ora a settimana. Non mi considero una persona maniaca della cura del proprio corpo, ho qualche vizio non proprio salutista e non uso creme per la cura del corpo, soprattutto per il viso e nonostante ciò in tanti mi dicono che dimostro meno anni di quelli che ho. Ebbene si, ho un mio segreto che ora voglio svelare anche a voi. Olio extravergine di olive taggiasche, queste.
Tutte le sere, dopo essermi lavata il viso con del sapone neutro, metto una goccia di olio so ogni quadrante del viso e massaggio delicatamente. La mattina rilavo il viso e non aggiungo altro. Le qualità dell'olio d'oliva sulla pelle, sono conosciute dai tempi degli egizi, qui potrete leggere un articolo molto interessante, qui un altro.
Anche se credo che l'invecchiamento della pelle di ogni persona sia legato ovviamente a fattori di familiarità genetica, ritengo questo trattamento molto valido, sano ed economico.
Provateci e se il primo pensiero che vi viene è quello di rendere la pelle unta, ebbene, vi sbagliate perché così non sarà!!!
giovedì 8 aprile 2010
08 aprile 1965
I nati l’8 aprile manifestano in genere sentimenti di forte partecipazione e comprensione nei confronti degli altri, mostrando spesso una tendenza molto marcata all’altruismo e all’umanitarismo.
E possibile che diventino talvolta molto intolleranti e che arrivino a considerare un singolo gruppo sociale (al quale solitamente appartengono) come superiore agli altri.
I nati l’8 aprile sono stelle che brillano solitarie nel firmamento, un po’ malinconiche e avvolte da una strana bellezza.
I nati l’ottavo giorno del mese sono governati dal numero 8 e dal pianeta Saturno che conferisce un senso di responsabilità, limitazione, cautela e fatalismo.
PREGI:
Etico
Generoso
Socialmente responsabile
DIFETTI:
Portato a sacrificarsi
Assolutista
Emotivamente chiuso
Vi chederete perchè ho fatto queste ricerche, ebbene, oggi è il mio 45° compleanno, il secondo passato in vostra compagnia, il più bel regalo!!! Comunque se avete da fare commenti sul profilo del mio oroscopo, accomodatevi;))
Roberta 45 anni e non sentirli......
martedì 6 aprile 2010
Candido Moro, da Isolabona a Vicario Apostolico della Cirenaica
Di carattere invidiabile, sempre lieto di francescana letizia, al suo comparire ogni nube svaniva, bastava una sua parola perché subito ritornasse il sereno.
Passato alla Teologia in breve si fece conoscere per il suo raro talento di valente predicatore.
Fu ordinato sacerdote il 20 dicembre 1902. Gli fu affidato per un po' di tempo il Collegio Serafico, poi i superiori lo destinarono a San Remo nel piccolo Convento di via Gaudio, dove esercitò per molti anni il ministero sacerdotale. La gentile fiorita cittadina della Riviera quante volte non fu risvegliata dalla calda parola del giovane Sacerdote; quante volte nei vicini paesi non destò fiamme di santo entusiasmo religioso! Al Padre Candido la parola buona riesce spontanea, come buono e spontaneo è il suo sorriso di padre che intende, compatisce, perdona. Da San Remo fu trasferito a Bordighera. I bordigotti ne sono entusiasti; l'animo buono, il portamento sereno gli conciliano la simpatia di tutti, e la Donna forte e gentile, Margherita di Savoia, nella sua permanenza a Bordighera trova piacere nell'avvicinare spesso l'ottimo Padre.
Il 21 settembre del 1931 presso il Santuario di Nostra Signora del Monte fu consacrato Vescovo.
Nel 1931 venne a mancare Monsignor Bigi, primo Vicario Apostolico della Cirenaica, il Sommo Pontefice si degnava di eleggergli a successore il nostro Padre Candido Moro, figlio della Provincia Ligure di San Leonardo, la quale oggi gioisce per l'onore a cui è stato elevato uno dei suoi figli e vede apprezzate così le lunghe fatiche che da tanti anni prodiga sulla zona italiana dell'Africa settentrionale. E mentre a caratteri d'oro, accanto al nome di Mons. Palazzi, vien scolpito quello del novello Vescovo, mille braccia di fratelli e amici si agitano a saluto.
e l'interno della chiesa di Isolabona
Questo personaggio ha sempre attirato la mia curiosità, ma rinvenire notizie su di lui sembra quasi impossibile. Grazie all'interessamento di una sua pronipote ho avuto questo fascicolo, mi piacerebbe approfondire le conoscenze e lo farò, anche se la strada da percorrere non è facile.
Ritengo doveroso farlo, chi ha saputo percorrere tanta strada dal nulla. merita di essere ricordato, soprattutto nel suo paese natale.