Il 22 aprile del 1880 nasceva a Isolabona Domenico Moro, dopo i primi anni di scuola decise di seguire le orme dello zio, Padre Agostino Peitavino, un celebre predicatore,.Entrò giovanetto nel Collegio Serafico di N. S. del Monte. La sua bell'anima, aliena dal mondo, s'affezionò ben presto alla povertà serafica. Cambiò il suo nome da Domenico a Candido, sotto l'umile divisa francescana, che vestì il 17 ottobre 1895. Iniziò l'anno successivo gli studi filosofici, nei quali si distinse per il suo ingenio acuto e perspicace; i sui compagni tutti lo ricordano come modello di pietà e di studio.
Di carattere invidiabile, sempre lieto di francescana letizia, al suo comparire ogni nube svaniva, bastava una sua parola perché subito ritornasse il sereno.
Passato alla Teologia in breve si fece conoscere per il suo raro talento di valente predicatore.
Fu ordinato sacerdote il 20 dicembre 1902. Gli fu affidato per un po' di tempo il Collegio Serafico, poi i superiori lo destinarono a San Remo nel piccolo Convento di via Gaudio, dove esercitò per molti anni il ministero sacerdotale. La gentile fiorita cittadina della Riviera quante volte non fu risvegliata dalla calda parola del giovane Sacerdote; quante volte nei vicini paesi non destò fiamme di santo entusiasmo religioso! Al Padre Candido la parola buona riesce spontanea, come buono e spontaneo è il suo sorriso di padre che intende, compatisce, perdona. Da San Remo fu trasferito a Bordighera. I bordigotti ne sono entusiasti; l'animo buono, il portamento sereno gli conciliano la simpatia di tutti, e la Donna forte e gentile, Margherita di Savoia, nella sua permanenza a Bordighera trova piacere nell'avvicinare spesso l'ottimo Padre.
Il 21 settembre del 1931 presso il Santuario di Nostra Signora del Monte fu consacrato Vescovo.
Nel 1931 venne a mancare Monsignor Bigi, primo Vicario Apostolico della Cirenaica, il Sommo Pontefice si degnava di eleggergli a successore il nostro Padre Candido Moro, figlio della Provincia Ligure di San Leonardo, la quale oggi gioisce per l'onore a cui è stato elevato uno dei suoi figli e vede apprezzate così le lunghe fatiche che da tanti anni prodiga sulla zona italiana dell'Africa settentrionale. E mentre a caratteri d'oro, accanto al nome di Mons. Palazzi, vien scolpito quello del novello Vescovo, mille braccia di fratelli e amici si agitano a saluto.
Di carattere invidiabile, sempre lieto di francescana letizia, al suo comparire ogni nube svaniva, bastava una sua parola perché subito ritornasse il sereno.
Passato alla Teologia in breve si fece conoscere per il suo raro talento di valente predicatore.
Fu ordinato sacerdote il 20 dicembre 1902. Gli fu affidato per un po' di tempo il Collegio Serafico, poi i superiori lo destinarono a San Remo nel piccolo Convento di via Gaudio, dove esercitò per molti anni il ministero sacerdotale. La gentile fiorita cittadina della Riviera quante volte non fu risvegliata dalla calda parola del giovane Sacerdote; quante volte nei vicini paesi non destò fiamme di santo entusiasmo religioso! Al Padre Candido la parola buona riesce spontanea, come buono e spontaneo è il suo sorriso di padre che intende, compatisce, perdona. Da San Remo fu trasferito a Bordighera. I bordigotti ne sono entusiasti; l'animo buono, il portamento sereno gli conciliano la simpatia di tutti, e la Donna forte e gentile, Margherita di Savoia, nella sua permanenza a Bordighera trova piacere nell'avvicinare spesso l'ottimo Padre.
Il 21 settembre del 1931 presso il Santuario di Nostra Signora del Monte fu consacrato Vescovo.
Nel 1931 venne a mancare Monsignor Bigi, primo Vicario Apostolico della Cirenaica, il Sommo Pontefice si degnava di eleggergli a successore il nostro Padre Candido Moro, figlio della Provincia Ligure di San Leonardo, la quale oggi gioisce per l'onore a cui è stato elevato uno dei suoi figli e vede apprezzate così le lunghe fatiche che da tanti anni prodiga sulla zona italiana dell'Africa settentrionale. E mentre a caratteri d'oro, accanto al nome di Mons. Palazzi, vien scolpito quello del novello Vescovo, mille braccia di fratelli e amici si agitano a saluto.
Candido Moro tra la madre Caterina Peitavino e il padre Antonio Moro, sotto lo zio P. Agostino Peitavino e lo zio P. Moro militare in sanità
e l'interno della chiesa di Isolabona
Il brano che avete letto è una sintesi della vita di Candido Moro, tratta dal fascicolo a lui dedicato per la nomina a Vescovo titolare di Uzita, secondo vicario Apostolico della Cirenaica nel fausto giorno del suo ingresso a Bengasi offerto dai missionari coadiutori.
Questo personaggio ha sempre attirato la mia curiosità, ma rinvenire notizie su di lui sembra quasi impossibile. Grazie all'interessamento di una sua pronipote ho avuto questo fascicolo, mi piacerebbe approfondire le conoscenze e lo farò, anche se la strada da percorrere non è facile.
Ritengo doveroso farlo, chi ha saputo percorrere tanta strada dal nulla. merita di essere ricordato, soprattutto nel suo paese natale.
Candido Moro già nominato Vescovo
Questo personaggio ha sempre attirato la mia curiosità, ma rinvenire notizie su di lui sembra quasi impossibile. Grazie all'interessamento di una sua pronipote ho avuto questo fascicolo, mi piacerebbe approfondire le conoscenze e lo farò, anche se la strada da percorrere non è facile.
Ritengo doveroso farlo, chi ha saputo percorrere tanta strada dal nulla. merita di essere ricordato, soprattutto nel suo paese natale.
Personaggio molto interessante. Non sapevo della sua esistenza.
RispondiEliminaTi ringrazio di avergli dedicato un post, che ho gustato veramente.
Un salutone
annarita
mi ha fatto piacere leggere il tuo post,l'ho ritenuto molto interessante!
RispondiEliminaIsolabona riserva sempre grandi sorprese nelle scrigno dei ricordi che tu sai sapientemente aprire
RispondiEliminaun caro saluto
Quanti personaggi illustri a Isolabona! Speriamo abbiano degli eredi e che la tradizione continui.
RispondiEliminaCiao Roberta.
ho letto gli ultimi post, che per mancanza di tempo, avevo trascurato...sei bravissima i tuoi paesani dovrebbero mettere anche a te come personaggio che dà lustro al suo paese. Aspetto a farti gli auguri, intanto grazie per quelli che hai fatto a me. Un bacione Giuliana
RispondiEliminadecisamente va ricordato nel suo paese natale, mi piace molto il tuo blog, complimenti
RispondiEliminaBuon compleanno Roberta!♥♥♥
RispondiEliminaBel post, ricordare al mondo, personaggi cosi ricchi di umanità, non può che farci bene.
RispondiEliminaLeggo che è il tuo compleanno
Auguri sinceri.
Cin cin.
Un caro saluto e ti auguro
una bella giornata.
Ciao.
Quello che non dice la pronipote, che è senz'altro la mia cara cugina, è che girava la voce che Candido Moro fosse l'amante della regina Margherita di cui era confessore. E che pertanto fu fatto vescovo per l'antico motivo del promoveatur ut amoveatur.
RispondiElimina@Alberto, queste sono voci, ma anche se così fosse, è un personaggio che merita di essere ricordato.... non è da tutti diventare amanti della Regina!!!
RispondiEliminaComunque, tua cugina, non sarà contenta di leggere ciò che hai scritto.
la Roberta sopra sono io, non mi ero accorta che il profilo gturs era chiuso;))
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