venerdì 11 giugno 2010

Pigna descritta nel 1847 da Goffredo Casalis


Alla distanza di pochi minuti da Pigna, verso levante, in riva del Nervia, in un sito chiamato Lago Pigo, da una rupe calcarea scaturisce in abbondanza un'acqua solforosa, la quale lascia un sedimento copioso di zolfo. Essa è chiara: ha un odore d'idrosolforato grave, un sapore solforoso; la sua temperatura è in relazione con quella dell'atmosfera, il suo peso specifico è quasi eguale a quello dell'acqua comune. Il sig. dottore Fodéré nel 1802 , essendo professore di chimica fisica nel liceo dì Nizza-Marittima, ne fece l'analisi, e vi rinvenne zolfo, selce, carbonato di calce e miniato di soda. Essa si adoperò in questi ultimi tempi con ottimo successo nella cura di diverse malattìe: il medico Gian Battista Girllo, che esercitava fa clinica in Pigna , si valse utilmente di quest'acqua per guarire pletore, flogosi universali e parziali , reumi cronici, scrofole, affezioni croniche di petto, ostruzioni, malattie linfatiche e ghiandolari, ingorgamenti viscerali, costipazioni alvine, discrezie erpetiche; ond'è che vi riuscirebbe di grande utilità uno stabilimento balneario.

Questo brano è tratto da un libro scritto nel 1847Ebbene oggi lo stabilimento balneario esiste questo mentre qui potrete guardare una vecchia fotografia, non riporta l'anno, delle terme di Pigna.
Qui se volete continuare a leggere

Per gli amici pignaschi, ecco come vi ha descritti il Casalis:

Gli abitanti sono in generale di complessione robusta, d'indole pacifica, e di mente svegliata.

Interessante vero?

2 commenti:

  1. Complimenti! Il tuo blog - se non lo è già - sta diventando un'enciclopedia del ns. entroterra.
    La foto delle "vecchie" terme di Pigna è bellissima e carica di speranze.
    Ciao.
    P.s.: al tuo commento a Pia. Non so - non sono più direttamente interessato - se e quanti siano i contributi all'agricoltura ma concordo nel dire che sono, così come nel passato, spesi male e senza controllo. sigh:((

    RispondiElimina
  2. Ormai sei diventata un'enciclopedia vivente, Roberta...
    Complimenti!

    RispondiElimina

E' possibile commentare nelle seguenti modalità:
1) Google/Blogger: occorre registrarsi gratuitamente a Google/Blogger.
2) OpenID: ancora in fase beta, consente di commentare utilizzando un account comune ad alcune piattaforme.
3) Nome/URL: basta immettere un nome (nick) ed il proprio indirizzo (se si possiede un sito/blog).
Ho dovuto eliminare la possibilità di commento anonimo per troppi commenti spam.