venerdì 11 febbraio 2011

Au fil de la Nervia di André Cane. Ne posseggo una copia!!!

Circa un mese fa vi parlai del sito Abebooks. Un sistema organizzato da Google per l'acquisto di libri usati. Ho effettuato due acquisti, uno in Italia e l'altro in America. Nella libreria italiana, a Torino, ho acquistato Storia del Marchesato di Dolceacqua e dei comuni della val Nervia scritto da Girolamo Rossi. Si tratta della ristampa della seconda edizione, quella interamente rifusa a beneficio dell'Ospedale di Dolceacqua. Bordighera 1966. Questo libro lo considero una fonte importante per effettuare ricerche storiche sul mio territorio.
Ci sono voluti sette giorni per averlo, mi è stato consegnato tramite pacco postale
.

Per il secondo libro, quello acquistato in America, ci sono voluti diciotto giorni. Mi è stato recapitato ieri tramite corriere. Si è trattato di un acquisto abbastanza importante trattandosi di un libro usato ma, l'avrei pagato anche il doppio perché non poteva mancare nella mia biblioteca. Si tratta della copia n° 82 (di 250) di Au fil de la Nervia, scritto nel 1973 da André Cane.




Di questo storico vi ho già parlato in diverse occasioni, qui , qui. Poter acquistare il libro in cui descrive personaggi, usi, costumi e momenti della quotidianità nel nostro Borgo nel primissimo 900, era un'occasione che non potevo lasciarmi scappare. In vendita ho trovato solo una copia, finita in America chissà per quale motivo, forse un regalo come attesta la dedica sulla prima pagina. Un mistero a cui non riuscirò dare una risposta!!!


 Ho già selezionato altri libri interessanti e considerata questa prima esperienza positiva, farò altri acquisti.

7 commenti:

  1. Bel colpo! Complimenti per l'acquisto :-)

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  2. bravissima,complimenti! una chicca molto rara!

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  3. complimenti, ottimi acquisti Roberta. Pensa che io il libro del Rossi l'ho acquistato proprio ad Isolabona, quando c'era ancora la cartolibreria "La Torre". Hai ragione il libro di Girolamo Rossi sulla Storia del Marchesato è un testo fondamentale, tuttavia, come sempre, bisogna ricordare che alcune affermazioni hanno subito delle evoluzioni a fronte di studi successivi. Me ne viene in mente una, quella sulla origine del nome Merdanzo a cui il Rossi accenna nella nota a pagina 29.

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  4. @Luciano, non so, il nome Merdanzo per me rimane da attribuire proprio all'odore scaturito dalla macerazione della Canapa e altri vegetali per la fabbricazione della carta. La tua quale è? Sicuramente altre affermazioni hanno trovato risposte diverse alla luce di nuovi studi.
    qui puoi leggere alcune considerazioni di Marino Cassini.
    Spero che il collegamento funzioni...non lo uso mai!

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  5. Sulla etimologia del toponimo Merdanzo ne tratta Nino Lamboglia nella sua "Toponomastica Intemelia" notando che nomi simili (Merlansone, Merdanson, Merderel, Merderet) esistono anche in Provenza e Savoia. Purtroppo l'origine risale effettivamente a merda e potrebbe riferirsi al carattere melmoso del torrente o più specificatamente al fatto che servisse da scolo. Nello specifico caso del Merdanzo di Isolabona bisogna ricordare che a poca distanza a monte c'è Apricale ed è indubbio che le sue acque di scolo finissero proprio lì. Bella e l'ipotesi di Marino ma potrebbe essere un po' fantasiosa. Il nome Merdanzo non è mai piaciuto, tanto che ricordo qualche anno fa il comune di Apricale tentò, senza successo, di fargli cambiare nome.

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  6. Davvero un bel libro "Au fil de la Nervia", e pensare che la copia che posseggo io, la numero 209, l'ho acquistata ad un mercatino dell'usato a un prezzo davvero modico...

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    1. Ciao Alessandro, le occasioni arrivano sempre...a me in questo caso è costato un tantino ma non rimpiango l'acquisto. Ciao e grazie per aver lasciato traccia del tuo passaggio.

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