mercoledì 13 aprile 2011

Indovinello floreale.

In questi giorni appena posso, mi diletto a scattare fotografie ai fiori che colorano il mio giardino. Uno in particolare mi piace molto, è giallo ed è un fiore che abbellisce un albero. Sapreste dirmi quale?
Certo che non è facile e per questo vi voglio dare un aiutino. 


Il .........., utilizzato per fare le spine delle botti e i pali della vigna, è diventato, assieme al rovere, con i secoli, un intenditore di vini; ma, a differenza degli uomini, l’alcol non riesce a distruggerlo. (…)
Il tronco del “.....” non è mai diritto né grosso ma si piega e vive di stenti, contento del poco di cui dispone.
Da lui il vecchio ricavava le “cavezze” per le capre e le mucche. Per chi non lo sa le “cavezze” sono cerchi in legno, oggi sostituiti dal cuoio.
Ho imparato che, se volevo fare una cosa ad uso “tenero”, non la potevo costruire con il  .........., buono per le cose resistenti, come i denti dei rastrelli, che dovevano durare un’eternità e grattare sui prati quel poco fieno di montagna, ispido e ricco di essenze benefiche. 
Nella concretezza risiede la nobiltà del ............. E’ come l’amico fedele che rimane nell’ombra ma è pronto a intervenire in caso di bisogno. Di lui ti puoi fidare. Disponibile al sacrificio, è un legno speciale anche per la stufa, e produce un fuoco gagliardo, di un bianco incandescente che riscalda l’anima prima ancora del corpo. 
E’ generoso, e quando stai scivolando non si comporta come la muga traditrice, ma ti sostiene e ti incoraggia. Non ha bisogno di affetti né li vuole. Non dipende da nessuno e affronta la vita schivo e riservato. Non disprezza l’amore ma neppure lo cerca. (…)
Confesso che voglio bene al .......... e mi sono affezionato, anche perché è un albero che sa invecchiare senza il patetico bisogno dei cosmetici antirughe. E’ sciocco cercare di mascherare il cammino degli anni. L’incedere del tempo cambia il colore alla pelle del ..............e la abbrutisce, ma lui non se ne rammarica.
Appena tagliato, all’interno è verde chiaro con stupende venature gialle. Quando lo levighi ostenta un verde cupo con intense fiammature dorate. Poi, dopo due o tre anni, passa al marron scuro, quasi nero, della vecchiaia.
Al termine della vita, il.............., senza urlare, ma in dignitoso silenzio, come l’ulivo, entra nel buio della terra e scompare.

(Brano tratto dal libro “Le voci del bosco” di Mauro Corona – Edizioni Biblioteche dell’Immagine di Santarossa)

L'immagine che ho inserito l'ho scattata a circa quattro metri di distanza. Sono i primi grappoli che stanno fiorendo, quelli più esposti al sole... A fioritura ultimata, sono molto simili a quelli del Glicine, meno numerosi e più radi.


Chiedo gentilmente alla mia amica Raggio di non spifferare subito il nome. Raggio, l'altra mattina volevo chiederti se il .........che ti ha regalato il mio ragazzo gode di buona salute!!!


6 commenti:

  1. Al primo momento mi sembravano fiori di acero... Ma sono solo bianchi mi pare.

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  2. Avorniello o Maggiociondolo.
    Il più bello si trova davanti alla fontana poco prima di arrivare a Melosa.
    P.s. Sabato 30 Aprile vado in Kayak
    in Val Trebbia.
    Salù

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  3. Maggiociondolo, che in dialetto chiamiamo emburnu. Quelle che Mauro Corona chiama cavezze noi le chiamiamo canavure. Ne ho una raccolta. Di maggiociondolo era anche il paletto nel pollaio dove si accucciavano le galline.

    E' da una vita che vorrei andare a trovare Corona a Erto.

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  4. Somigliano ai fiori d'acacia o Robinia, ma mi fido di Alberto che sicuramente ne sa più di me. A Erto sono stata lo scorso anno sperando d'incontrare alla taverna il Gallo Corona. Ma niente da fare, m'è andata buca. Erto vecchia è molto bella comunque, merita una capatina

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  5. @Giulio, i fiori sono gialli...
    @Ino...il più bello è nel mio giardino;)) mi sa che hai barato...cercato con googe eeh!!!
    Allora aggiudico il premio al tuo compaesano Stefano P. che su faccialibro mi ha risposto detto anche falso ebano in aggiunta ad un commento che fb si è mangiato...

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  6. mentre leggevo avevo pensato di non rispondere...il legno di questo arbusto allontana i parassiti delle galline e dei volatili in genere. è per questo che lo metto in voliera, anzi dovrei cambiare gli appoggi, se tu dovessi ancora potare...dimmelo!
    l'albero di Giorgio ha messo le foglie, quindi sta bene!!!

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