"Parliamo di pensioni", poesia del sabato.




PARLIAMO DI PENSIONI
Di Marino Cassini

Un asino, un cavallo e un leone
discutevan con rabbia la questione
su come far quadrare a fine mese
la pensione con i pasti e con le spese.
"Trecento euro prendo e poco più
e vivo proprio peggio dei bantù.
Mangio solo paglia e un po' di fieno"
disse il cavallo in tono poco ameno.
"A chi lo dici!" ragliò l'asino spellato,
"Ho trascorso una vita da dannato
e sol duecento euro ora mi danno
e vivo derelitto e con affanno."
"Di certo più di voi son fortunato:
prendo seicento euro e tiro il fiato.
Arrivo facilmente a fine mese
perché risparmio più d'uno scozzese"
disse il leone, re della foresta,
scuotendo mestamente la sua testa.
"Ma c'è una cosa che mi fa dispetto
e che, confesso, non mi piace affatto.
Si tratta di quel dono prediletto
di cui gode da sempre il signor gatto.
Avendo sette vite, quel furbetto,
sette pensioni si gode il maledetto!"

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