sabato 31 gennaio 2009

L'acqua di sorgente e l'acqua in bottiglia......

Duomo di Monza


Ieri Marco del blog consumomeno, ha parlato di acqua, qui
Ci ha dato delle informazioni utili su un progetto chiamato imbrocchiamola

Mi è venuto spontaneo fare un commento e dire che l'acqua che arriva nelle nostre case, non è più bevibile, pur essendo di sorgente alpina sa di "disinfettante" .....

Mi ricordo quando venivo a Isola in vacanza, che la bontà dell'acqua rimaneva impressa nella mia mente quando facevo rientro ad Arcore.....oggi posso assicurarvi che non è un "buon" ricordo....
perché......?

La primavera scorsa mi sono dovuta recare a Monza per questioni personali, e siccome per me era un giorno speciale, ho voluto pranzare con le mie amiche Dony e Rosalba in questo posto

Bellissimo, non ho parole....mi ricordo anche che la bottiglia di acqua che ci portarono non era una semplice bottiglia, ma la Voss, che potrete leggere qui nella carta acque......non ricordo il suo prezzo..... tanto sicuramente...... faceva parte del giorno speciale!!!

A questo punto mi vengono spontanee due domande;

Voi che acqua bevete?
Credete a quanto riportato sulle etichette delle bottiglie?

venerdì 30 gennaio 2009

Mio figlio, i suoi amici.....e la "Base"

Tutto è iniziato qui, Giorgio e il suo amico Mattia hanno avuto l'idea di costruire una "base", cioè una capanna con tutti i comfort di una vera casa....

Sono tre settimane che mio figlio mi assilla con la progettazione di un'altra "base", tutti i giorni scrive, scrive, scrive i passaggi per questa realizzazione.......

In questo nuovo progetto è stata coinvolta anche la sua amica Ambra, un vero "ciclone", e mentre sto scrivendo sono in una fascia ( piccolo appezzamento di terra ) di nostra proprietà confinante con il fiume, per i preparativi della costruzione ....


Mi piace vedere mio figlio e i suoi amici interessati a questi giochi......

Dopotutto in questo posto è diverso, la fantasia corre, gli spazi verdi che abbiamo a disposizione ti permettono di avere anche queste ambizioni.......

Qui avevo già parlato di giochi e Isolabona si presta per soddisfare al meglio quelli di avventura....

Avete da raccontare giochi avventurosi?
Se non li avete, come me che sono cresciuta ad Arcore, come vedete questo progetto dei "ragazzi"?
( hanno dieci anni)

mercoledì 28 gennaio 2009

I toponimi di Isolabona

Oggi pomeriggio ho parlato con l'amico Paolo Veziano, che vi avevo già presentato qui, mi ha fornito della documentazione relativa al nostro Borgo.

I toponimi mi hanno sempre affascinato, e quando mi ha chiesto se mi interessavano degli studi fatti da lui su questo argomento, non ho saputo dire di no.

Questi studi riguardano l'anno 1800 e oggi voglio darvene un piccolo assaggio.

Di Paolo Veziano

La ricerca condotta presso l’Archivio Storico del comune di Isolabona, che aveva come obiettivo l’individuazione delle terre olivate e il censimento delle piante in esse presenti, ha fornito risultati sostanzialmente insoddisfacenti.

Il registro del Catasto di epoca francese (1794), denominato Contribution Fonciere – che venne redatto in base alle dichiarazioni dei possessori – non ha fornito alcuna indicazione utile.

Il registro del Catasto datato 1831 ha aggiunto solo qualche piccolo elemento di interesse. Nelle caselle che compongono i prospetti, tra le altre voci, accanto alle generalità del proprietario troviamo il «numero dell’articolo», i toponimi, la «natura della proprietà» e la superficie.

E’ risultato agevole, invece, rilevare dal registro del Catasto i toponimi delle zone olivicole di Isolabona nel 1831 che sono stati ordinati e numerati nella tabella sotto riportata.


1 Aramanu 16 Ciappa 31 Morinella 46 Torre
2 Attega 17 Ciuxe 32 Murer 47 Tovo
3Audeasca 18 Colarea 33 Nuiscietta 48 Traighe
4 Auduvin 19 Coiraza 34 Olivastro 49 Treixe
5 Bancheti 20 Copeira 35 Orinar 50 Rajna
6 Bellavista 21 Crosa 36 Papeira 51 Rebiseira
7 Belver 22 Firoso 37 Paste 52 Rosci
8 Bertorina 23 Gao 38 Perea 53 Roscietto
9 Bonda 24 Gontero 39 Perau 54 Ruffino
10 Bronda 25 Liberà 40 Pian del Pero 55 Vallonel
11 Bundun 26 Lovaudo 41 Ponte 56 Vallui
12 Camegna 27 Madonna 42 San Giacomo 57 Veonixi
13 Campolongo 28 Marcora 43 San Rocco
14 Careira 29 Marra 44 Santisteva
15 Cavarer 30 Morghetta 45 Sorba

Esaminando il gran numero di toponimi rilevati non è difficile immaginare come, a metà del 1800, il borgo di Isolabona dovesse essere completamente circondato da uliveti.
Oggi, degli uliveti che si affacciavano sul paese non si trova quasi più traccia, perché nel corso degli anni sono stati progressivamente sradicati per far posto alle più redditizie culture floricole e, più recentemente, a nuove aree residenziali. Sono sopravvissute ai mutamente solo le aree più remote che sono fortunatamente anche quelle di maggior pregio (Coiraza, Paste, Perau e Sorba) dalle quali – ora come allora – si ottengono gli olii migliori.

In molti dei toponimi rilevati il numero di piante coltivate all’epoca era davvero esiguo: si trattava in realtà di piccole enclave strappate al bosco. Oggi la vegetazione ha completamente invaso i terreni coltivati e si è riappropriata degli spazi che un tempo gli furono tolti; qualche albero di olivo ridotto allo stato di scheletro, che emerge qua e là dalla macchia, ci ricorda l’enorme sforzo di colonizzazione compiuto dai contadini in quegli anni.

Grazie Paolo per il lavoro che fai sul nostro territorio.
Le informazioni che ho pubblicato sono una piccola parte degli studi fatti da Paolo.

Io avevo già parlato della Mara qui, luogo tanto caro alla mia famiglia.
La cosa che mi rattrista di più è la "perdita" di questi nomi da parte dei giovani.....
Quando mio marito e mia suocera parlano di questi luoghi li chiamano con il loro toponimo, spero che mio figlio li impari.......

martedì 27 gennaio 2009

Il giorno della Memoria


Oggi giorno della Memoria ho chiesto alla mia amica Anna, Ebrea Polacca che abita a Isolabona cosa significa per lei questo giorno, e lei mi ha scritto queste righe che voglio condividere con voi.


Oggi è il 27 gennaio, 2009 il giorno della Memoria della Shoah, il giorno della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz.
Shoah è un termine ebraico che significa catastrofe, distruzione totale.
Oggi mi è stato chiesto che cosa significa per me questo giorno.

- Significa TANTO e NIENTE.....

mi spiego:

TANTO perché l'Italia ha stabilito una legge la n° 211 del 20-07-2000 e l'ha chiamata "Giorno della Memoria".

Vuol dire che il popolo italiano non vuole dimenticare il male che è stato fatto al popolo ebraico.
E questo per me ha un GRANDE significato.

NIENTE perché è solo una data.

Io sono cresciuta in una famiglia Ebrea, fra i ricordi e i racconti dei miei nonni, sono cresciuta nella memoria della Shoah.

Per me tutti in tutti i giorni c'è un po' di 27 gennaio, da ricordare.....

Shalom
(pace)

Anna, Ebrea Polacca Isolabona



Grazie Anna della tua testimonianza, con affetto Roberta.

lunedì 26 gennaio 2009

Domani si ricomincia

Domani ricomincerò la mia attività lavorativa dopo una pausa di circa un mese.
Mi sento euforica, perché restare a casa a far " niente" iniziava a farmi sentire un po' frustrata!!!

Ho sempre lavorato a tempo pieno, ma da un anno ho ridotto volontariamente e notevolmente le ore lavorative potendo svolgere un'attività che adoro, che mi gratifica sotto tutti i punti di vista e che mi lascia il tempo per dedicarmi maggiormente alle persone che amo e a me stessa.

Mi ritengo fortunata per aver potuto fare questa scelta!
E voi come siete messi con il vostro lavoro?
Siete contenti?

domenica 25 gennaio 2009

Museo virtuale

Il museo virtuale è rappresentato dai documenti storici che riguardano il nostro Borgo, tra questi troviamo le vecchie fotografie, i manoscritti e tutti quei documenti che parlano dei tempi andati.
Integrerò questa sezione man mano che avrò del materiale.

Questo link lo metterò sotto ogni album, così potrete interagire in ogni momento.
Se avete del materiale da proporre, mandatemi una mail all'indirizzo
isolacometivorrei@gmail.com

A me sembra una bella idea, cosa ne pensate?

sabato 24 gennaio 2009

Un po' di me...., grazie Dony!

Roberta prima a sin , Betty mi abbraccia, Dony seduta sulla panchina
Ponte di Isolabona 1984

Oggi voglio parlarvi delle mia amica Dony, è quella seduta con la maglia azzurra.

Questa fotografia risale al 1984, la facemmo durante un fine settimana passato a Isolabona.

Dony e la Betty giocavano con me a basket nella DI.PO Vimercate, e con loro c'è sempre stata quella che si può definire "vera amicizia....."

Purtroppo con Betty non ci siamo più sentite dopo il mio trasferimento a Isolabona, mentre con Dony ci sentiamo e ci vediamo appena ci è possibile.....

Per la cronaca è anche la mia testimone di nozze!

Voglio dedicarle questo post perchè so che lei è sempre disponibile a parlare con me in ogni momento, so che lei è sempre pronta ad ascoltarmi e ad aiutarmi se ne avessi bisogno....

Le vere amicizie non sono facili da trovare, e quando so che una persona è pronta a dedicarmi un po' di tempo le sono riconoscente, grazie Dony per darmi la tua amicizia.

Di vere amiche ne ho poche, ma mi è veramente difficile legare con le persone, avrò un brutto carattere?
A volte mi chiedo!!!

Oppure anche secondo voi è difficile instaurare un rapporto leale con le persone?

Non mi piacciono gli attaccamenti morbosi, quei rapporti che ti portano a raccontare della tua vita e a con dividerla tutta con altre persone.....perchè il più delle volte è solo un motivo per sapere i fatti tuoi!!!

E voi, cari amici, come siete messi con le " Vere Amicizie?"

AIUTACI AD AIUTARE CHI CHIAMA PRONTO ALZHEIMER






copio/incollo di seguito dal blog scientificando di Annarita
un post dedicato ad una nobile iniziativa umanitaria in favore della raccolta di fondi per sostenere la ricerca sull'Alzheimer, una terribile malattia che distrugge progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l'individuo che ne è affetto incapace di una vita normale». In Italia ne soffrono circa 800 mila persone, nel mondo 26,6 milioni secondo uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, Usa, con una netta prevalenza di donne.Vi esorto ad aderire numerosi, seguendo le modalità riportate di seguito.

Il Blog di Nicla Morletti - www.niclamorletti.net - in collaborazione con il Portale Manuale di Mari - Poesia e letteratura nei mari del web - www.manualedimari.it - ti invita a partecipare all’Iniziativa lanciata dalla Federazione Alzheimer Italia, grazie alla concessione del Segretariato Sociale RAI, per la raccolta fondi tramite SMS dal 19 al 25 gennaio prossimo.

AIUTACI AD AIUTARE CHI CHIAMA PRONTO ALZHEIMER

Dal 19 al 25 gennaio 2009 partecipa alla raccolta fondi “Pronto Alzheimer”.
Invia un SMS al 48586
da cellulare TIM, Vodafone, Wind, 3 e da telefono abilitato Telecom Italia per donare 1 euro o chiama da rete fissa Telecom Italia per donare 2 euro. Per maggiori dettagli:
http://www.alzheimer.it/solidale.html

Siccome bisogna raggiungere il maggior numero di persone in un breve arco di tempo chiediamo agli amici Blogger e Responsabili di siti web di aiutarci concretamente a diffondere questo annuncio pubblicandolo in modo integrale nella loro home page. Invitiamo tutti i siti web e i blog che aderiranno a segnalare l’avvenuta pubblicazione nel Blog di Nicla Morletti, lasciando un commento nel post dell’Iniziativa e segnalando il link del sito in cui è stato pubblicato l’annuncio.
Il Portale Manuale di Mari pubblicherà l’elenco di tutti i siti con cui supporteremo ogni volta le Associazioni e le Organizzazioni che operano nel settore della solidarietà e dell’assistenza. La Redazione selezionerà tra tutti i partecipanti alcuni siti e blog da recensire nel Portale Manuale di Mari.

Chi non ha un sito web o un blog può partecipare inviando poesie, brevi racconti, pensieri e riflessioni nei commenti al post dell’Iniziativa nel Blog di Nicla Morletti. Tra tutti i partecipanti sceglieremo un autore a cui donare un fiore offerto da Punto Flora - www.puntoflora.com

venerdì 23 gennaio 2009

Ho bisogno di voi.....

Oggi ho bisogno di consigli e li chiedo a voi, mie carissimi lettori.

Sono quattro mesi che ho dato vita a questo blog , cercando ogni giorno di proporvi un argomento interessante.

Ogni giorno che passa aumentano le mie soddisfazioni leggendo i vostri commenti.

Vorrei chiedervi se gli argomenti che tratto sono di vostro gradimento oppure se dovrei seguire un'altra linea......

Mi piace comunicare con chi mi legge, accetto i vostri preziosi consigli volentieri....

Grazie della partecipazione a questo pseudo-sondaggio, se si può definire così!

giovedì 22 gennaio 2009

Dal granone all'etanolo...




Oggi vi voglio parlare del Granoturco da un punto di vista storico e come materia prima per estrarne l'etanolo, considerando che questo argomento sarà uno dei punti che dovrà affrontare il neo presidente Obama.



Lo si ricava direttamente da una sorgente naturale come il granoturco, tanto che gli Stati Uniti, che sono grandi produttori di questo cereale, stanno seriamente pensando di concentrarsi sull’uso dell’etanolo come possibile combustibile alternativo.

Come in ogni aspetto della tecnica esistono i lati positivi e quelli negativi. Anche l’etanolo che sembra un po’ la panacea di tutti mali non risolverebbe definitivamente il problema legato alla produzione di un energia pulita ma potrebbe senz’altro essere una strada percorribile nei prossimi anni. Ecco perchè.
Continua

Ecco di seguito come è arrivato ad Isolabona e nei paesi limitrofi il Granone, dalle memorie di Isolabona scritte da Gio Antonio Cane.

Nel 1770 si è cominciato a conoscere il Granone per l'avanti non si sapeva cosa fosse eccettuato quelli che erano stati in Piemonte, Sichè in quest'anno 1770 un certo Giordano di Torino,Bianchista non sapendo cosa fare del........., mandò un impresario a comprare li Boschi di Pigna, o Boschi Negri, e comprò 8000 abeti,e fece venire cento uomini da serra e martar, e si fecero li Baraconi alli Piani, una casa di tavole, e per li Signori vi fecero una Chiesa parimenti di tavole, dove tutte le festi vi si diceva Messa, altri Baraconi per li operai, si che pareva un piccolo Paese.

Questi uomini erano di Trento e non mangiavano altro che polenta con formaggio, si che alcuni Paesani andando a comprar scoegni vi portavano della.........., ed essi si davano tanta farina ossia polenta così un mercante della Bordighera ne fece portare cento mine a un prezzo discreto.

mercoledì 21 gennaio 2009

La storia delle nostre campane

Cliccando sull'immagine sarà possibile leggere meglio quanto ho trovato sulla storia parziale delle nostre campane.
Dalla trascrizione delle memorie di Isolabona scritte da Gio Antonio Cane e ordinate dal figlio Francesco.
La trascrizione del Manoscritto è stata fatta cercando per quanto possibile di mantenere la forma letterale.
Visto che questa settimana ho parlato di Tistò, l'ultimo campanaro di Isolabona, mi è sembrato bello inserire la storia delle nostre campane.....

Mi ha fatto sorridere questo passaggio:

...e siccome la Comune aveva fondi fu stabilito di farle tutte e quattro nuove.....

Erano proprio altri tempi e dalle notizie in mio possesso erano tempi duri!!!

martedì 20 gennaio 2009

San Sebastiano

Oggi ricorre San Sebastiano, questa data da quando abito a Isolabona mi indica che finalmente le giornate si stanno allungando infatti oggi il sole è sorto alle 7,29 e tramontato alle 17,11.

Questo trova conferma anche nel proverbio del giorno di San Sebastiano che nei nostri borghi si ricorda ancora oggi, sperando di non commettere errori lo cito:

A San Bastian e giurnae e sa longa u passu dun can.

Sarebbe bello conoscere altri proverbi simili diffusi in Italia per annunciare che le giornate si stanno allungando, non vi nascondo che tutto questo ha un notevole flusso positivo sul mio umore e sul vostro?

lunedì 19 gennaio 2009

C'è chi risparmia e chi no.....


Fotografia scattata alle 18:13 a Dolceacqua


Fotografia scattata alle 18:20 a Isolabona

Una regola che vige in casa mia è quella di non sprecare energia elettrica....è per questo motivo che quando mi reco in casa di qualcuno o in certi negozi oppure in uffici pubblici una delle prime cose che faccio è quello di guardarmi attorno e di notare se esistono degli sprechi di energia elettrica.

Purtroppo è un vizio e come tutti i vizi difficile da controllare.


Sul blog di Dolceacqua spesso si tengono delle discussioni su come sarebbe meglio usare i soldi pubblici, si parla di sprechi e di tutti quei problemi di ordinaria amministrazione.

A volte intervengo ribadendo che Dolceacqua rispetto ad Isolabona offre molto sia ad adulti e bambini....lo so che è difficile accontentare tutti ed è giusto far notare i disservizi!!!
E' altrettanto giusto far notare ai nostri amministratori dove e quando sbagliano e oggi per farlo notare agli amministratori di Isolabona ho voluto fare un paragone con le due fotografie aventi entrambi lo stesso soggetto e cioè le illuminazioni natalizie.
Come si può vedere quelle di Dolceacqua sono spente, e vi posso assicurare che lo sono da molti giorni, mentre quelle di Isolabona sono ancora accese!

Non so, forse è il mio vizio di guardare gli sprechi, ma se in una casa ci sono pochi soldi per pagare tutte le spese, da qualche parte bisogna pur iniziare a risparmiare e io solitamente inizio con l'eliminare il superfluo!!!

Che ingenua che sono, adesso ricordo, i comuni non pagano a consumo ma a forfait.....
E voi che fate del risparmio energetico una delle regole di vita, come vedete questo comportamento?

domenica 18 gennaio 2009

Vi presento Filippo



Nel nostro piccolo borgo il 2008 si è concluso con l'arrivo del piccolo Filippo, figlio dell'amica Alessia e Patric.

A Filippo auguro una vita serena e piena di felicità.
Esprimete anche voi un augurio Filippo.

sabato 17 gennaio 2009

La mia Arcore



Quando ero bambina e mi chiedevano dove abitavo rispondevo sempre Arcore, dove ha sede la fabbrica della Gilera.
Oggi invece quando mi chiedono di dove sono originaria e rispondo Arcore, mi dicono:
si dove c'è lui....

Foto di gruppo



OBAMA (a sinistra) BERLUSCONI (a destra)


A dirvi la verità la cosa mi dà alquanto fastidio, anche se ad Arcore ci vado veramente raramente.
Per me il mio paese è questo
e questo e anche questo la società sportiva in cui ho iniziato la mia attività di " cestista" e in cui ho militato in serie B e nulla mi farà cambiare idea....!!!
A voi non darebbe fastidio?

venerdì 16 gennaio 2009

Tistò, l'ultimo dei campanari.



Questa mattina mia suocera, la prima a sinistra, mi ha fatto vedere alcune vechie fotografie, tra queste ho trovato quella pubblicata in cui c'è Tistò.

Tistò è stato l'ultimo " campanaro" di Isolabona prima dell'avvento dei dischi.

Quando ero bambina e venivo in val Nervia in vacanza, prima a Pigna e poi a Isolabona, le campane avevano un altro suono.....rispetto a quelle di Arcore.

Un ricordo speciale hanno quelle di Pigna, un vero e proprio concerto, quelle di Tistò non erano da meno....

Oggi il suono è artificiale, è anche capitato di far suonare quelle sbagliate.....
Ve lo ricordate il suono delle campane di Tistò?

Aggiunta delle 20,04
E voi che mi venite a trovare da altri luoghi, le campane suonate dal "campanaro" sono un ricordo?

giovedì 15 gennaio 2009

Com'eravamo....




Questa settimana ho parlato nei miei post della nostra scuola, oggi voglio farlo in modo diverso pubblicando due fotografie che mi ha inviato l'amico Fuin.
Sono i bambini di Isolabona tra cui lo stesso Fuin, che si riconosce benissimo e suo fratello, anche lui riconoscibile.... e gli altri chi saranno?

La fotografia sotto è invece mia, non così vecchia ma datata 1982/1983 sapreste riconoscermi?
Piccolo indizio non ero bionda, all'epoca...!!!



aggiunta delle 18,42
per facilitare il mio riconoscimento, ecco foto della squadra di basket di serie c della DI.PO Vimercate in cui militavo...con che numero?

mercoledì 14 gennaio 2009

Bravo Francesco


Oggi voglio anche fare gli auguri a Francesco Aloi, figlio dell'amica Linuccia e di Remo per la sua Laurea in Giurisprudenza.
La nostra piccola comunità saluta il neo Dottore augurandogli una carriera ricca di soddisfazioni.

Bravo Francesco.
Roberta.



Lo scorso 16 dicembre, presso l’Università degli Studi di Genova, Francesco Aloi è diventato Dottore in Legge, conseguendo la Laurea in Giurisprudenza con una tesi in Economia Politica dal titolo: “La concorrenza e l’Antitrust nell’analisi economica”, relatore il chiarissimo Prof. Giorgio Rampa. Al neo-dottore le più vive congratulazioni di tutti i parenti ed amici.

Paolo Veziano uno storico di casa nostra.


Paolo Veziano durante gli antichi mestieri edizione 2008

Paolo è un amico da sempre.
Tempo fa gli dissi che prima o poi gli avrei dedicato un post e oggi è il giorno giusto.

Quando lo incontro mi piace parlare con lui, è la classica persona che ti fa sentire a tuo agio e gli argomenti spaziano in tutte le direzione abbiamo molti punti d'incontro ma anche qualche dissenso.....

Ha questa grande passione di storico e ricercatore che lo ha portato a scrivere due libri:
Il primo nel 2001 dal titolo, Ombre di confine. L'emigrazione clandestina degli ebrei stranieri dalla riviera dei Fiori verso la Costa Azzurra (1938-1940)

Il secondo nel 2007 dal titolo, Sanremo. Una nuova comunità ebraica nell'Italia fascista 1937-1945

Di seguito riporto tratto da qui la recensione del suo secondo libro.

Questo è il minimo che posso fare,farlo conoscere anche a voi, Paolo se lo merita visto che a suo modo rappresenta il nostro piccolo borgo!
Grazie Paolo.


Di solito non se ne parla. Gli studi sulle comunità israelitiche sotto l'Italia fascista non ne fanno nemmeno cenno. Ma Sanremo ospitò una comunità ebraica. Ad approfondire il delicato e importante argomento è lo studioso Paolo Veziano, che da anni si occupa della presenza ebraica nella provincia di Imperia, nel suo libro Sanremo. Una nuova Comunità ebraica nell'Italia fascista 1937-1945 (Diabasis - 21 Eu - pp. 274).
Ciò che stupisce del lungo silenzio riguardo a tale questione sono la ricchezza di documentazione e due importanti nomi: l'intellettuale tedesco Walter Benjamin e il chirurgo russo Serge Voronoff. Entrambi di origine ebraica, i due soggiornarono in questo periodo nel sanremese. Benjamin fu ospitato dall'ex moglie Dora Sophie Kellner, che gestiva a Sanremo la pensione Villa Verde. Riguardo a tale personaggio, Veziano riporta anche un giallo tuttora irrisolto: la scomparsa, durante il soggiorno, di una valigia contenente alcune sue carte, che rappresenterebbero un'importante fonte per gli studi sul suo pensiero filosofico. Il secondo, ai tempi definito dai giornali "il principe dei trapianti" per le sue operazioni all'avanguardia, si trasferì nel 1925 a Grimaldi ed ebbe un importante ruolo all'interno della comunità, grazie ai suoi consistenti aiuti economici. Perseguitato dal regime, fuggirà in America, dove morirà.

Accanto a queste, altre storie trovano ampio spazio nel volume. Storie di famiglie distrutte dai provvedimenti antisemiti - revoca della cittadinanza, divieto di frequentare scuole e luoghi pubblici, di insegnare, fino alla persecuzione - che Veziano riporta nei particolari, supportato da un'accurata documentazione (tabelle, statistiche, frammenti di lettere, certificati e fotografie). Un importante capitolo è quello dedicato all'attività alberghiera. Furono molte, infatti, le pensioni sorte in quel periodo nella riviera del Ponente, come la già citata Villa Verde. Gestite da donne, tali attività offrivano alla clientela ebraica un luogo dove soggiornare a basso costo.

«Questo volume nasce dal dovere morale e storiografico di sollevare una pesante cappa di silenzio che oscura le coscienze e reca offesa alle vittime della persecuzione». L'autore spiega così, nell'epilogo del suo volume, le motivazioni che l'hanno spinto a compiere questo lungo lavoro di ricostruzione. Ricordare e riconoscere un'importante Comunità, di cui lo stesso Benjamin in una lettera sottolinea l'ermetico e religioso mondo; una Comunità a stretto contatto con la gente del posto, che manifestò agli ebrei grande solidarietà.
«Inoltre si è parlato molto delle comunità francesi e inglesi nel sanremese, ma mai di quella ebraica. Per sessantanni si è taciuto riguardo a una questione tuttora viva nel ricordo della popolazione locale, ed è per questo che ho voluto portare alla luce queste storie, farle conoscere. Le singole vicende parlano da sole. Sono i fatti stessi, nei loro aspetti anche paradossali, a raccontare la memoria di questa Comunità», conclude Veziano.

Il libro contiene inoltre l'intervento di Alberto Cavaglion - dell'Istituto Storico della resistenza di Torino - che ne ha curato la prefazione, e il contributo di Giulio Schiavoni - dell'Università di Vercelli - che dedica la postfazione a Benjamin e al suo soggiorno sanremese.

martedì 13 gennaio 2009

Sfogo

Quasi tutti i giorni ho degli scambi di veduta con mio marito riguardo al fatto di come considero bello il mio Borgo, lui vede il mio attaccamento a questo paese troppo esagerato, a volte non condivide il mio punto di vista.

Oggi ho avuto una bella delusione, a scuola la temperatura è leggermente salita, 16 gradi, Giorgio mi ha detto che ha avuto un po' freddo questa mattina, mentre pomeriggio è stato bene, e qui arrivo alla mia delusione, solo due mamme si sono preoccupate di chiedere al bidello la temperatura, mentre nessuna mamma si è preoccupata delle strisce pedonali e di fare la mamma vigile.....che brave, che senso civico, che disponibilità verso il prossimo, che bell'esempio per i nostri figli....!!!
Il solito discorso, bla bla bla bla dobbiamo fare qualcosa prima che si arrivi alla tragedia, io firmo per fare la mamma vigile, ma nessuna tranne i primi due giorni ci si è più messa......!!!
Che delusione, qui ha proprio ragione mio marito!
Come si fa a prendersi un impegno e poi non mantenerlo?
Come si fa a dare la propria parola e poi ritirala nell'indifferenza?
Io non ne sono capace, io amo questo posto e sono contenta che mio figlio cresca in questo luogo, credo nei miei valori e nei miei diritti e continuerò a farli valere.

Gli altri si accontentino pure ma non mi vengano a dire questo non va!

lunedì 12 gennaio 2009

In classe con 12 gradi, non mio figlio....

Questa mattina ho accompagnato mio figlio a scuola e l'ho fatto fin dentro ai locali scolastici perchè volevo assicurarmi che la temperatura fosse accettabbile, visto che la settimana scorsa il termometro non era salito sopra ai 14 gradi....

alla mia domanda di quanti gradi ci fossero, il bidello mi ha risposto 11 gradi!!!

Un po' pochini per far restare Giorgio,considerando che da Venerdì sta curando una brutta tonsillite e otite....ho così deciso di riportarlo a casa.

Questa sera mi sono fermata, salendo da Dolceacqua, dal Conte di Tabò, il quale mi ha chiesto cosa era successo all'uscita da scuola.
Gli ho detto che Giorgio l'avevo riportato a casa già questa mattina e che non sapevo nulla.

Incuriosita sono andata in cerca di notizie e le ho trovate.

Alcune mamme sentita la temperatura raggiunta oggi, 12gradi, si sono recate presso gli uffici comunali dove due funzionari erano al lavoro per avere informazioni e si
sono sentite dire che più delle due ore già concesse, il comune non può sostenere la spesa e che il tutto dovrà essere gestito dalla giunta comunale che si sarebbe riunita questa sera bla bla bla...!!!
Domani vedremo e se continuerà così niente scuola e comunicati stampa!!!

Che vergogna, non hanno i soldi per pagare il gasolio per riscaldare la scuola....
Ma dove sono finiti visto lo stato di incuria del nostro borgo?

Qui ho trovato un caso analogo al nostro in provincia di Genova e la dirigente ha minacciato di non mandare a scuola 500 bambini, e noi cosa facciamo?
Sappiate che la nostra scuola è di tre aule, una sala computer, due bagni e una piccola sala insegnati ed è frequentata da 33/35 bambini, conosco persone che hanno case ben più grandi....!!!

Voi cosa fareste?

domenica 11 gennaio 2009

Il pomodoro

In questi giorni di freddo intenso, non ho molta voglia di uscire, preferisco restare in casa al calduccio.... perdonatemi quindi gli argomenti che vi propongo, anche se a parer mio sono interessanti perché fanno parte della nostra cultura...

Oggi vi voglio parlare del pomodoro, sicuramente quello descritto nella scheda storica non è quello che ho ripreso nella fotografia che si riferisce a quello ciliegino, unico pomodoro che trovo buono nei mesi di assenza dei nostri cuor di bue....ma per quelli, purtroppo, bisogno aspettare ancora molto....

Il POMODORO in Liguria, come in moltissime altre parti d'Italia ed Europa, fu a lungo utilizzato per scopi ornamentali, sin ad ornare splendidi giardini come il giardino rinascimentale dei Doria in Dolceacqua: per una certa resistenza culturale la sua introduzione fu anzi ritardata rispetto alla generalità della Penisola e, stando a quanto è stato scritto dal Pira, sarebbe da connettere alla constatazione pubblica che di quello che mediamente era ritenuto un adornamento vegetale si nutrivano, con gusto e profitto, i soldati di Spagna ai tempi della Guerra di successione al trono imperiale.
La STORIA DEL POMODORO è comunque complessa quanto poco nota e merita di esser riproposta.
Fu importato in Europa dalle Americhe nel XVI secolo e venne ribattezzato col nome di LICOPERSICUM CERASIFORME tenendo conto della sua somiglianza morfologica con una ciliegia straordinariamente sviluppatasi.
Il nome volgare di POMO D'ORO fu probabilmente coniato dal botanico senese Pietro Andrea Mattioli a metà del '500 per indicare una pianta, come detto, soprattutto destinata ad ornare i giardini patrizi.
Questo nome pervenne quindi nella lingua italiana ufficiale mentre a livello dialettale (in genovese per esempio ma anche nelle lingue dei paesi stranieri) si generò un nome prossimo a quello con cui la pianta era nota agli indigeni d'America, le TOMATE Il trattato che suggella la fruizione gastronomica dei POMODORI risale al '700 e si tratta di un lavoro di Francesco Gaudentio tuttora custodito alla Biblioteca Comunale di Arezzo.
Nel codice si può infatti leggere la prima ricetta relativa al "sugo di pomodoro":...Piglia detti pomi, simili alle mele, tagliali in pezzetti, mettili in tegame con olio, sale, aglio trito, mentuccia di campagna. Li farai soffriggere col rivoltarli spesso e se ci vorrai aggiungere un poco di malignane [melanzane] tenere o cocuzze bianche [zucchine] ci faranno bene".
Il successo alimentare del POMODORO si può tuttavia datare ufficialmente solo dal 1773 quando venne divulgato con gran fortuna il trattato gastronomico del napoletano Vincenzo Corrado intitolato Il cuoco galante....
Come condimento del maccheroni tuttavia anche a Napoli l'affermazione del sugo di pomodoro fu tardiva: i "maccaronari" preferirono condire infatti i maccaroni "in bianco" sin almeno al 1830 quando si prese la consuetudine di proporre al pubblico, agli angoli delle strade, "spaghetti e pomodoro".
Poco dopo, nel 1834, il duca di Buonvicino Ippolito Cavalcanti redasse e pubblicizzò una sua arguta ricetta intitolata "vermicielli co le pommadoro".
La sanzione ufficiale di questa pianta in campo alimentare relativamente alla Liguria si deve invece a G.B. Ratto che diede alle stampe, intorno al 1865, il suo volume La Cucineria Genovese... in cui erano proposte diverse ricette a base di pomodori.
Finalmente alla fine del XIX secolo Pellegrino Artusi sancì ufficialmente a livello gastronomico il trionfo del pomodoro scrivendo in uno dei suoi celebri testi di gastronomia:"Fate un battuto con un quarto di cipolla, uno spicchio d'aglio, un pezzo di sedano lungo un dito, basilico e prezzemolo. Conditelo con un poco d'olio, sale e pepe, spezzate sette o otto pomodori e mettete al fuoco ogni cosa insieme. Mescolate di quando in quando e allorché vedrete il sugo condensato come una crema liquida, passatelo al setaccio e servitevene. Questa salsa si presta a moltissimi usi: è buona con il lesso, è ottima per aggraziare le salse asciutte condite a cacio e burro, come per fare il risotto con i pomodori".

La fonte qui

Qui da noi li chiamano "Pumate" sarebbe bello conoscere altri battesimi, se ne conoscete......

sabato 10 gennaio 2009

Le vie del sale



In questo periodo per varie vicissitudini famigliari, di cui non vi sto a parlare, devo cucinare con poco sale.
Da qui l'idea di andare a cercare come nel passato trasportavano e commercializzavano questo importante elemento della nostra dieta.
Personalmente adoro il salato e mi è molto difficile moderare la sua assunzione.....fortunatamente non ho problemi ne di pressione alta ne di altro genere.....ma potrebbero presentarsi in qualunque momento!!!
Chiedo per questo motivo come riuscite voi a moderarlo e se conoscete dei condimenti che possono in qualche modo sostituirlo...


Il SALE

Data l'importanza che aveva per l'alimentazione e la conservazione dei cibi il SALE costituì un PRODOTTO di grande importanza dall'antichità, tanto che le STRADE per cui era condotto venivano dette STRADE DEL SALE: celeberrime in particolare furono le SALINE DI CERVIA che condizionarono in pratica l'economia del centro Italia.
La STORICA VIA DEL SALE, per quanto concerneva Provenza, Liguria ed area pedemontana, fu quella che appunto dalla Provenza e soprattutto da Nizza portava in Piemonte, tramite Tenda, il prodotto estratto dalle saline di Lerino (non son mancate ricerche sui traffici commerciali in Liguria, ma all' estremo Ponente, benché il Revelli abbia ricostruito le vicende del porto di Cervo e il Donetti quelle dei due scali antichi di Arma, si son dedicate pagine troppo generiche: J. HEERS, Genes au XVe siècle. Activité èconomique et problèmes sociaux, Paris 1961, pp. 359-70.
Si veda anche P. LISCIANDRELLI, Trattati e negoziazioni politiche della Repubblica di Genova (958-1797), Regesti, in "Atti della Soc. Lig. di Storia Patria", n.s.,I,1960 e M. QUAINI, Per la storia del paesaggio in Liguria. Note di geografia storica sulle strutture agrarie della Liguria medievale e moderna, in "Atti della Soc. Lig. di Storia Patria", n.s.,XII,1972,pp.201-360).
L'importanza del "Colle di Tenda" quale storico nodo viario fu ribadita spesso; dal Cluverio che pose Tenda all'inizio delle Alpi Marittime nella sua Italia Antiqua (p.59) al corografo secentesco Castaldi che lo nominò, nella "Descrizione della Liguria", "Mons Cornius".
Il Tenda era per lui il Cancello o porta dei commerci e viaggi fra occidente ligure e piemontese: scrisse che la comunità era ricca assai perché proprio da Tenda "si passa per le vie del sale per il Piemonte et si tiene sempre aperto il passo in tempo di neve per la condotta". Secondo il Castaldi se Tenda costituiva l'accesso al Piemonte e Cuni (Cuneo), Bria (Briga), Saorgio (Savorgio), Breil (Breglio- Bregli- Blegli) erano i contraltari di ogni tragitto mare-Padania, il borgo di Pigna nell'alta valle risultava terra stategica et mercantile vista la sua posizione sul passaggio dalla via del Nervia al Cancello di Tenda.
Le STRADE DEL SALE nell'antichità erano però più d'una anche se in genere si trattava di sentieri ardui: la volontà sabauda di aprirsi un tragitto sulla valle del Nervia sin a Dolceacqua prova l'importanza economica e strategica di questi percorsi. Dalle "Convenzioni dolceacquine" del 1258 si apprende che gli uomini del borgo avevano ottenuto il diritto di rifornirsi di sale presso la piazza commerciale intemelia, al prezzo convenuto per gli abitanti del Capitanato di Ventimiglia. Tali norme non furono promulgate solo per ragioni istituzionali ma per regolamentare i traffici del prodotto: da Dolceacqua, come si legge in documenti del XVIII sec., era possibile accedere nel Nizzardo per il passo "dei Verrandi" che fu sede di controversie fra Genova e Trono Sabaudo, in merito al "contrabbando del sale": su questo argomento v. N.CALVINI-A.CUGGE', Gli antichi percorsi del sale dalla Riviera di Ponente al territorio piemontese - Commercio e contrabbando, Imperia, Dominici ed., 1995, vol I: Il lavoretto è soprattutto utile per studiare alcune controversie tra il genovese "Banco di S. Giorgio", che stabiliva prezzi e gabelle per il commercio del sale, ed il Duca di Savoia che per rifornire le sue terre cercava di sfuggire al costoso monopolio genovese: validi gli studi sulle vie dell'imperiese, sulla strada "marenca", sulle piazze commerciali di Pieve e della Viozenna (la mancanza del II volume, che auspicabilmente dovrebbe estendere all'agro intemelio l'indagine, rappresenta però, al momento, una lacuna documentaria).

venerdì 9 gennaio 2009

La Brigna Club

Aggiunta del10-01-2009

Questa mattina mi sono recata dal Conte di Tabò per comprare il pane e gli ho parlato di questo post.
Lui mi ha chiesto se potevo attendere e al mio si si è allontanato nel retrobottega, dopo qualche attimo mi ha consegnato la fotografia qui sotto relativa all'interno del club, me ne ha un po' parlato e i suoi sono stati bei ricordi.....






Fuin, nel post dedicato al sondaggio del simbolo di Isolabona, qui, consigliò di usare il simbolo della Brigna Club.

Durante gli Antichi Mestieri, ho fotografato la tessera del socio Angelo Pastore.
Di questo club ne ho sempre sentito parlare ma non ho mai colto il vero scopo.

Un amico mi ha raccontato......raccontatemelo voi.

giovedì 8 gennaio 2009

Autogestione, se potessi......

L'amica Pia che ha questo blog ieri ha lasciato un commento nel post "Le mamme fermano le macchine", di seguito ne riporto uno stralcio:

"Sono sempre stata favorevole alle autogestioni.
Mia figlia ha frequentato l'asilo steineriano e noi mamme ci siamo sempre autogestite in tutto, imparando la logica del "non chiedere nulla" e abbandonando quella del "tutto dovuto": funzionava molto bene!
A turno si puliva, si cucinava, si montavano e si smontavano piccole infrastrutture, si facevano le lavatrici e si procurava la legna per riscaldare l'asilo. Gran bella esperienza.
A 4 anni, una mattina mia figlia era corrucciata e mi disse che io non ero come le altre mamme perché non portavo mai la pentola del cibo. Allora le spiegai che io avevo l'incarico di procurare la legna che mi esonerava dal cucinare: "Allora tu sei la legnaia!" disse sollevata e mi dimostrò come vedere noi le insegnasse a "dare" e non a chiedere..."

Mi sono piaciute le sue affermazioni tanto da prenderle come spunto per il post di oggi.

Anche a me non piace chiedere, infatti sono convinta che sfruttare le proprie capacità e le proprie risorse sia la dimostrazione dell'autonomia dell'individuo.
Purtroppo cara Pia ci sono dei casi dove la nostra "autonomia" trova dei limiti e non può essere applicata.

Uno di questi casi è quando hai degli interlocutori così detti Istituzionali, che ti promettono una cosa e poi......saltano fuori mille cavilli burocratici prima di poterla mantenere.
Se fosse stato per me e le altre mamme, oggi e ieri i nostri bambini non avrebbero avuto freddo a scuola, perché avremmo provveduto a riscaldare anticipatamente l'ambiente e non avremmo fatto spegnere i riscaldamenti con 14° ambientali....!!!
Avremmo sicuramente trovato la soluzione per ovviare a questo inconveniente.
Invece dobbiamo credere alla parola del Sindaco che ci ha promesso un paio di ore in più di riscaldamento e di trovare una soluzione per il caos delle 16e30....
Come vedi a volte l'autogestione non si può praticare e si deve subire o la burocrazia o l'indifferenza...
E voi cosa ne pensate dell'autogestione?

mercoledì 7 gennaio 2009

Le mamme fermano le macchine




Quest'oggi è ripresa la scuola dopo le vacanze di Natale, e come si può vedere dalla fotografia, nulla è cambiato....il solito caos!
Il posto riservato allo scuolabus era occupato...... così ha dovuto aspettare i bambini parcheggiato in mezzo alla strada!!!




Due mamme si sono offerte per fermare il traffico e far passare i bambini, io dall'alto ho fatto qualche foto e vi posso dire che nonostante il semaforo rosso, più di una macchina si è fermata all'ultimo momento....!!!

Oggi vi ho voluto fare questo piccolo reportage dell'uscita di scuola perchè qui ne avevamo parlato e dopo la riunione in Comune in presenza del Sindaco si era deciso che si sarebbe fatto sicuramente qualcosa.

Le mamme oggi hanno dimostrato di "voler fare", adesso aspettiamo il contributo del Comune!!!
Ribadisco che questo strumento è nato soprattutto per trovare un dialogo virtuale su cose concrete tra noi cittadini e l'amministrazione comunale a cui rinnovo il mio invito a rispondere tramite "qualunque amministratore".

Aspettiamo, tanto ci siamo abituati!!!
E voi cosa pensate di queste mamme Volenterose?

martedì 6 gennaio 2009

La befana




La scopa e... la Befana di Gianni Rodari



Quando la Befana di Roma ha finito il suo giro, torna nel paese delle Befane dove, per prima cosa, sgrida sua sorella per.ché non ha lavato i pavimenti, non ha spolverato i mobili e non è andata dal parrucchiere.
Alla sorella della Befana non va di viaggiare sta sempre in casa a mangiucchiare cioccolatini e a succhiare caramelle all'anice. È più pigra di ventiquattro mucche.
Le due sorelle hanno un negozio .di scope.
Lì si servono tutte le Befane del paese.
Le Befane sono migliaia e consumano un monte di scope. Gli affari vanno benone.
Quando le vendite diminuiscono si pensa a lanciare una nuova moda.
La moda della miniscopa, ad esempio, fa furore.
In principio le Befane più anziane protestano.
Poi i cominciano anche loro a fare delle prove di nascosto in casa, con le tende ben tirate.
E un bel giorno escono anche loro con la miniscopa.
Dopo un po' di tempo le vendite tornano a diminuire.
E allora viene lanciata la moda della maxiscopa: una scopa lunghissima.
Due volte più del necessario.
Il giorno che una Befana giovane giovane, molto graziosa, si fa vedere in giro con la maxiscopa, tutte le altre diventano matte per l'invidia.
L'anno dopo la sorella della Befana inventa la scopa midi e diventa ricca.
Mette su un negozio di aspirapolvere.
E qui cominciano i guai. Perché le Befane viaggiando con l'aspirapolvere, aspirano nuvole, comete, uccellini, paracadutisti, satelliti naturali e artificiali, pipistrelli, professori di latino.
Già, per i viaggi è più pratica la vecchia scopa.

lunedì 5 gennaio 2009

Il mio computer è protetto!!!




Finalmente la mia licenza anti-virus è stata rinnovata!!!

Vi chiederete cosa ci sia di così strano da parlarne con voi, ebbene questa per me è stata una vera e propria "odissea".

Ieri sera ho pensato bene di acquistare il rinnovo della mia licenza, così ho fatto la transazione con il sito del produttore che mi ha inviato immediatamente il codice di attivazione.

Ho così iniziato il downloads del programma 2009, e qui sono incominciati i guai....per la connessione utilizzo il telefonino come modem che viaggia a 460,08 kbps, dopo circa un'ora il trasferimento dati era completato.
Contenta inserisco il codice di attivazione ma il sistema non me lo accetta....azz, e adesso cosa faccio?
Allarmi di protezione si susseguono e io presa dal panico spengo tutto, perché in questi casi so che un clic al posto sbagliato fa la differenza....

Questa mattina tra un letto da rifare e la polvere da rimuovere mi viene l'idea di disinstallare il nuovo programma e di riinstallare il vecchio cd.

Lo faccio, mi chiede il codice di attivazione, mi collego a pagamento perchè il mio contratto non è di 24ore ma parte alle 17, mi accetta la nuova licenza, sono contenta!!! Manca solo l'aggiornamento, penso che questa sera alle 17 mi collego e in un attimo sarà fatto......

Purtroppo questo attimo è durato quasi tre ore.....ma finalmente come si può vedere dalla foto il mio computer è protetto!!!

Ora vi spiego perché questa mia odissea ve la racconto.
A Isolabona la ADSL non c'è, chissà perché è arrivata a Pigna borgo nord di Isolabona, è arrivata a Rocchetta Nervina borgo a ovest di Isolabona, c'è a Dolceacqua borgo a Sud ma a Isolabona è arrivata questa ma non a casa mia perché io abito in periferia e sfortunatamente nella periferia nord e il segnale radio non copre la mia abitazione come molte altre...!!!
Questa è stata sicuramente una scelta amministrativa, dare la possibilità a questa azienda di investire sul nostro territorio e se lo ha fatto ha avuto delle agevolazioni, dei contributi statali, credo.
E allora mi chiedo perché in questo comune ci sono cittadini di seria A= connessione Internet veloce, e cittadini di serie B= internet accomelavieneviene( concedetemi il termine)

Si era parlato di mettere dei ripetitori diretti verso di noi ma di tutto questo niente.....Giusto a titolo informativo, alla periferia nord sono ubicate aziende agricole, ristoranti, campeggi, agriturismi.....(amministratori di blog)e la necessità di avere una connessione veloce oggi è fondamentale per un'attività produttiva....
Spero tanto che questo post lo leggano i signori della Uno Communications che potrebbero dirci quando pensano di mettere i ripetitori, e i nostri amministratori che potrebbero farci sapere come intendono far valere i nostri diritti di una connessione veloce.
A voi sembra una situazione equa questa?
Conoscete situazioni simili alla nostra?

sabato 3 gennaio 2009

Un tempo si faceva così....

Questo pomeriggio ho incontrato una mia amica che di professione fa la parrucchiera, era intenta a fare una bella piega a una signora.....

abbiamo parlato un po' e mi ha detto che da quando ha internet guarda sempre e solo il mio blog e un sito di prodotti per parrucchieri....

questa sera non sapevo cosa scrivervi e sono andata a rivedermi il sito di cultura Ventimiglia biz, e li ho trovato una cosa molto curiosa su Angelico Aprosio, che non voglio tenermi per me....guarda Fra cosa facevano un tempo per abbellirsi e tingersi i capelli!!!

Qui la fonte

La CURA DEI CAPELLI ha costituito una pagina essenziale nella cosmetica romana, specialmente della tardarepubblica e dell'Impero: Aprosio usa parecchi autori classici ed Ovidio in particolare per sublimare il suo antifemminismo in quest'opera esarcebata dalla "giovanile" avversione per Arcangela Tarabotti, e tra altri femminei difetti, cita con accuratezza quella che a suo dire fu la pagana e quindi peccaminosa usanza della cosmesi femminile, specialmente se applicata alla cura delle chiome e lo constatiamo leggendo il suo "SCUDO DI RINALDO" ove in particolare son dedicati ai capelli o chiome il cap. XIX (sul lusso delle donne nelle acconciature dei capelli: sull'uso delle parrucche), il cap. XX (sull'errore di tingersi i capelli) e quindi il cap. XXI (sul colore ideale dei capelli).
Per questa ragione che si è pensato di riprodurre questo profondo SAGGIO CRITICO di Emilia Nanni a suo tempo pubblicato, per la Nuova Serie dei "Quaderni dell'Aprosiana" (n.4, 1996) sotto il titolo di "Magia d'amore e vizio di sensualità nei capelli ornati o sciolti delle donne" (l'influsso di Publio Ovidio Nasone sulla cultura barocca dei "crin di femmina audace": il caso di Angelico Aprosio").
Nel campo delle ACCONCIATURE una voce rilevante era comunque conferita alla realizzazione di adeguate TINTURE DEI CAPELLI ed il maggior contributo di ricette in merito indicate dalle fonti classiche è connesso alla loro proprietà di ravvivare il nero colore della capigliatura ed è peraltro naturale che siano tanto numerose visto che le chiome della razza mediterranea sono scure, oscillanti dal castano al nero.
Plinio nella sua Storia naturale ricorda il laudano che "conserva scuri i capelli" (XXVI 48), dice che l’"iperico che è anche chiamato corisso scurisce i capelli, ed in modo analogo li scurisce l’ofride e la valeriana cotta nell’OLIO D'OLIVA" (XXVI 164): racconta poi che "le foglie del cipresso tritate e mescolate all’aceto scuriscono i capelli" (XXIV 15), che "le foglie dell’albero del lentisco tingono i capelli" (XXIV 42), che "le bacche del sambuco...tingono i capelli" (XXIV 52), che "le bacche dell’edera tingono in nero i capelli" (XXIV 79), che "le more unite al succo delle OLIVE ACERBE tingono i capelli" (XXIV 122) ed ancora che "La cenere dell’assenzio mescolata ad olio di rosa scurisce i capelli" (XXVII 52).
Lo stesso scienziato fa pure riferimento, nel caso delle tinture, a quelle ricavate da sostanze animali scrivendo nella sua famosa enciclopedia che "i capelli delle donne vengono tinti con il fiele di testuggine" (XXXII 38), che "un uovo di corvo sbattuto in un vaso di rame...tinge in nero i capelli" (XXIX 109) ed ancora che "rendono neri i capelli le sanguisughe lasciate per trenta giorni a putrefarsi nel vino nero. Alcuni prescrivono che un sestario di sanguisughe venga lasciato imputridire in due sestari di aceto dentro un vaso di piombo per altrettanti giorni e poi che venga esposto al sole. Sornazio attribuisce a ciò un così alto potere scurente da dire che, se coloro che ne fanno uso non tengono OLIO DI OLIVE in bocca, anneriscono persino i loro denti con questa tintura" (XXXII 67).

venerdì 2 gennaio 2009

La ASL1 Imperiese risparmia sui farmaci

Questa mattina mi sono recata presso la farmacia dell'ospedale di Bordighera per ritirare dei farmaci " salvavita" per un mio famigliare.

Sono quasi tre anni che una volta al mese io o mio marito dobbiamo trovare il tempo nel giorno giusto ed entro le 12 e 30 per recarci in questo luogo, Bordighera dista 15 chilometri da Isolabona.

Forse non tutti sanno che la ASL1 Imperiese è l'unica Asl in Italia, che distribuisce i farmaci e gli ausili protesici direttamente presso le sue strutture all'interno dell'ospedale.

Qui potrete trovare l'intervista alla Dott.ssa Renata Canini Ex direttore generale della Asl1 e fautrice dell'intero progetto.

La mia riflessione è:

L'economia la sanità pubblica la deve solo fare su questa tipologia di ammalati?
Secondo me questo potrebbe essere uno dei punti, ma non l'unico....!!!

Voi cosa ne pensate?

giovedì 1 gennaio 2009

Una filastrocca per Voi

di Gianni Rodari

L'Anno Nuovo

Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?

Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.