venerdì 1 maggio 2009

Viaggio a Jacaranda, esperienza teatrale delle scuole di Isolabona e Apricale








Ieri sera mi sono recata a Camporosso presso il pala -tenda di Bigauda per assistere all'esibizione teatrale dei bambini tra cui mio figlio, delle scuole primarie di Isolabona e Apricale che ha coinvolto anche i bambini della scuola per l'infanzia.

Purtroppo la qualità delle foto non rende giustizia alla bella rappresentazione che ci hanno regalato i bambini, comunque vi posso assicurare che lo spettacolo è stato bello e ricco di contenuti.
Il lavoro dei docenti è stato encomiabile e vedere i bambini così coinvolti, è stato per me e spero anche per gli altri genitori, una grande soddisfazione.
Un grazie particolare va a tutto il collegio docenti che con il loro lavoro insegnano ai nostri figli questi valori!
Di seguito potrete leggere uno scritto elaborato dalla maestra Ines, che ci spiega gli obiettivi di questa rappresentazione.

[...]
Nell’Istituto Valnervia è in atto un progetto intitolato “Teatro emozione”, curato dallo sceneggiatore Giancarlo Castello e dall’insegnante di scuola primaria Pia Orsini.
Il Progetto prevede tanti spettacoli quante sono le scuole dell’istituto, con appuntamenti mensili, iniziati dal mese di febbraio. Ogni spettacolo è fatto “dai bambini per altri bambini”, per divertirli e per farli riflettere sulle tematiche trattate. Inoltre ha anche scopo benefico perché durante gli spettacoli si ricevono delle offerte che vanno a favore di un progetto dell’AIFO ( Amici di Raul Follereau) per i bambini dell’India, per sostenerli nel loro processo di crescita e nel loro percorso scolastico. Il progetto si chiama “Najee Asha – la scuola della speranza”.

Uno degli intenti principali di “Teatro emozione” è quello di riportare alla luce atteggiamenti e sentimenti che l’attuale impostazione della società, cosiddetta “moderna”, ha finito col soffocare, negandoli addirittura come principi.
La storia scritta per la scuola primaria di Isolabona e di Apricale ha come titolo “Viaggio a Jacaranda - ovvero - Il paese dei sentimenti perduti .
La scena si svolge in un autobus in cui viaggiano alcuni anziani e diversi ragazzi che, attraverso una serie di battute e di situazioni tra il comico e il poetico, vengono a contatto con le loro realtà diverse . Dopo qualche sottile offesa o reazione concitata, i due gruppi fanno amicizia, vedono la loro diversità in modo insolito e pensano a nuovi progetti: i due mondi si sono avvicinati, sono caduti i pregiudizi… sono arrivati nel paese di Jacaranda…

Lo spettacolo teatrale ha impegnato una trentina di alunni dalla classe III alla classe V, con le loro insegnanti. mentre gli alunni di cl. I e II insieme a quelli della scuola dell’infanzia hanno eseguito un balletto, interpretando i fiori colorati di “Jacaranda”. E’ stato un successo ed un momento di aggregazione tra bambini di età diverse e di… paesi diversi !!!
Proprio come voleva il copione!
[...]

Grazie Ines per il tuo contributo.
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8 commenti:

  1. Bellissima emozione, Roberta.
    Encomio ad Ines ed ai bambini!

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  2. Un bell'esempio di integrazione.
    Provo a pensare che questi bambini di oggi,che saranno gli adulti di domani, abbatteranno le barriere che ancora oggi esistono e resistono!

    Grazie Roberta, buona serata.

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  3. Bellissima l'iniziativa. Posso dire con vanto che nella scuola, forse in quella primaria di più, si affrontano problematiche importanti, attraverso esperienze ludiche e di teatro. Anche nella mia scuola ci sono iniziative continue. Ciao Roberta.

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  4. con questa esperienza teatrale i bambini hanno aperto la loro mente, ma soprattutto il loro cuore. capire le esigenze degli altri ed aiutare chi è in difficoltà sono obiettivi da raggiungere in ogni tappa della vita. incominciamo da piccoli!!!

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  5. Una bella esperienza educativa! L'attività teatrale va incentivata in ogni modo perché è una vera palestra di crescita per i ragazzi.

    Complimenti vivissimi ai docenti e ai ragazzi!

    Nell'Istituto comprensivo dove insegno, formato da due scuole dell'infanzia, tre scuole primarie e due secondarie, il Progetto Teatro è uno dei più importanti progetti d'Istituto da sempre.

    La mia scuola media poi, in particolare, mette su degli spettacoli teatrali impegnativi per Natale e per la fine dell'anno, ricorrendo agli esperti Dams di Bologna o ad altri esperti locali molto bravi.
    Lo spettacolo teatrale di fine anno viene replicato due volte in serate diverse, a lezioni terminate, e incontra un grande successo di pubblico.

    Insomma non posso che pensare un gran bene di questo tipo di attività educative.

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  6. Bravi, bambini ed insegnanti!:)
    Capisco benissimo la vostra soddisfazione e credo che sia la migliore che si possa provare, perchè viene dai nostri piccoli eroi.
    Ciao Roby!

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  7. Questi bei progetti educativi sono senz'altro da sostenere. Concordo sul fatto che contribuiscono in maniera notevole alla"crescita" dei ragazzi con tante emozioni da condividere. Immagino che anche per te siano stati momenti molto intensi nel vedere tra i protagonisti anche tuo figlio.
    Un caro saluto,Rob.

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  8. Che bello, Roberta! il teatro è sempre magia e crescita personale.

    Non c'entra nulla col post, ma volevo dirti che mi hai contagiata: in questi primi giorni di bel tempo mi è capitato di fare delle girate in campagna. Ti ho pensata spesso, direi ogni volta che vedevo un qualche fiore. Mai ci avevo fatto granché caso (il mondo vegetale mi dice poco) ma ora, frequetando il tuo blog, ho imparato a dare attenzione e "vedere" per terra. Non avrei mai detto che ci sono così tanti fiori, strani, bellissimi, nascosti. eheheh, Grazie!

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