lunedì 31 maggio 2010

Glossario medioevala ligure

                   Girolamo Rossi, immagine reperita qui

Con il termine miscellanea genericamente si vuole indicare una mescolanza di cose di vario genere.
Il testo che ho ritrovato facendo ricerche su un personaggio nato a Isolabona, ha come titolo Miscellanea di storia italiana, 1909.  In questo volume è presente uno studio fatto da Girolamo Rossi dal titolo Glossario medioevale Ligure, una raccolta di termini con il loro significato. 
Qui ad esempio, ho trovato un riferimento a un gioco medioevale che si praticava a Isolabona e Apricale e una parola "Mota" che mi ha incuriosito. 
A Pag  183 si legge:
[...]Ovum (gioco). Fra i semplici giuochi del medio evo eravi quello delle uova e delle nocciuole, come è fatto chiaro da una rubrica dello. Statuto di Apricale e Isolabona dell'anno 1430, nella quale si legge: reservato guod in festo Pasce videlicet illis tribus diebus passini ludere ad ova ; a vigilia nativitatis Domini ad epiphaniam possinl ludere ad avelanas.

A pag. 180 si legge:
[...] Mota (dicevasi un'associazione di cittadini, avente per iscopo di difendersi dalle soperchierie dei feudatari ; e mota pigliava nome il luogo dove essi si ritiravano).
Di un'abbazia della Mota fa parola il San Quintino a pag. 169 delle sue Osservazioni critiche: di altra mota del contado di Nizza, presso le rocche dei Richieri, abbiamo queste parole: exitusque ad mo- tam, remanente dieta mota et valotmm decursus castrum de Levens, [Chartrier de S. Pofis, pag, 74).
Ma dove chiaro appare quale fosse lo scopo della mota è in Dolceacqua nel monte, detto ora di Nostra Donna della Muta, che fronteggia il castello feudale e la terra, da cui lo distacca il corso del torrente Nervia. La chiesa ricordata in una bolla di papa Calisto III del 1151 è detta semplicemente Ecclesia S. Marie, ma in altre carte del successivo secolo S. Marie de la Mota, denominazione venutale dalla residenza, che quivi presero a far gli uomini liberi contro i Conti di Ventimiglia, costruendo il sottoposto borgo e la chiesa pievana di S. Giorgio; di guisa che il feudatario e i suoi vassalli stavano alla sinistra della Nervia colla piccola chiesa dedicata a S. Antonio abate; e alla destra gli uomini liberi della viola con una ampia chiesa plebana ufficiata da canonici. La voce Mota è ancora viva in un documento del 1446 ; ma la libertà che irradiava dal vocabolo tornando molesta al potente signorotto Enrichetto Doria, vediamo presto convertirsi in muta, la chiesa, per aver la Vergine ridonata la voce ad una povera pastorella; e il vecchio San Giorgio convertito in cimitero, cedere la dignità di pieve alla cappella di S. Antonio che si alzava ai piedi del castello ; il signorotto aveva trionfato ; né avevano più senso i versi che segnavano la vittoria degli uomini della compagna:
Opposuit medium flunien natura fluentem, Qui burcum vallo disterminat exteriori; Hic obstat Corniti, ne vires transferal ultra. [...]

Sfogliando il libro sono certa che si potrebbero trovare spunti per approfondimenti di carattere storico, non posso nascondervi la mia curiosità di cercare notizie sul gioco citato negli statuti di Apricale e Isolabona. Un'altra cosa, non avendo io studiato il latino non ho la minima idea del significato delle frasi che ho citato, se tra di voi ci fosse qualcuno di buona volontà...

1 commento:

  1. Ahia Roberta, neanch'io (purtroppo) hoi studiato latino per cui non ti posso aiutare.
    Tutto quanto hai descritto in italiano è affascinante, veramente non si finisce mai di fare ricerche sul proprio territorio.
    Buona serata, un caro saluto.

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