Ecco come Marino Cassini, nella sua soluzione, ci spiega il motivo perché lui crede che Dante non voleva parlare del Papa Celestino V ma di Pilato, intarsiandolo in questa frase.
Marino scrive:
[...]Cara Roberta,
Chi è Skip? Mi complimento con lui per aver individuato il personaggio.
E' proprio PILATO che Dante ha intarsiato nella frase
colui che fece per viltà il gran rifiuto.
La mia convinzione che sia proprio Pilato deriva da una analisi del verbo RIFIUTARE. Pietro da Morrone non rifiutò la nomina a Papa, anzi scelse per sé anche il nome di Celestino V. Lui, dopo cinque mesi di pontificato.,non sentendosi pronto e preparato all'altezza del compito affidatogli, abdicò.
Qualcuno può anche sostenere che abdicare è sinonimo si rinunciare ma, nel nostro caso, tra i due verbi c'è una sottile differenza. Pietro da Morrone non rifiutò Dio. Lui rifiutò un incarico troppo oneroso.
Nel caso di Pilato la questione è diversa. Pilato si trovò di fronte al dilemma "Mando a morte Cristo come vuole il popolo o mando a morte Barabba già condannato?". Pilato se ne lavò le mani e con tale gesto RIFIUTO' di scegliere tra Cristo, figlio di Dio e Barabba, un assassino, figlio di un uomo.
Conclusione: Bravo Skip!
Un saluto a te
Marino [..]
Ho fatto sapere a Marino che Skip è una donna e gli ho anche inviato il link del suo blog, così avrà modo di conoscerla meglio attraverso i sui bellissimi scritti.
A me non resta che fare i complimenti a Skip e di dire grazie a Marino per aver arricchito queste pagine di storia e di cultura.
Grazie a voi! Ero indecisa tra Pietro che rinnegò Gesù, Giuda che lo tradì ( ma il nome è formato da 5 lettere) e Pilato che se ne lavò le mani.
RispondiEliminaRicambio i saluti.
maria ( skip ;) )
Cara Roberta, sssss! ti sussurro sottovoce in modo che nessuno possa ascoltare e ti confesso: IO NON CI SAREI MAI ARRIVATO.
RispondiEliminaMe ne dispiaccio perché il gioco è veramente affascinante.