venerdì 20 marzo 2009
Asparagus Acutifolius
Oggi doveva essere la giornata dedicata alla pianta misteriosa di cui vi ho parlato ieri, purtroppo mia suocera non se la sentiva di camminare così, con il mio aiutante Giorgio, abbiamo deciso di andare a fare un giro da soli per la campagna.
Abbiamo trovato tanti esemplari di Asparagus Acutifolius, meglio conosciuto con il nome di Asparago pungente o Asparago selvatico.
Queste sono le fotografie che ho scattato, purtroppo la giornata è stata grigia e sul monte Toraggio ha anche nevicato.....
Ne abbiamo raccolti un po' gusto per levarci la voglia di un risotto o di una frittata.......
La nostra terra ci regala tante meraviglie, meriterebbe più rispetto!!!
E voi li avete già mangiati?
Sinonimi
Asparagus corruda Scop.
Asparagus ambiguus De Not.
Asparagus commutatus Ten.
Tassonomia
Regno:Plantae
Divisione:Magnoliophyta
Classe:Liliopsida
Ordine:Liliales
Famiglia:Liliaceae
Nome italiano
Asparago spinoso,asparago pungente,asparagina.
Etimologia
Probabile derivazione dal greco Sparassien che significa strappare, per la presenza di spine oppure da asparagos (da spargaô: è rigonfio). Acutifolius = foglie aguzze fa riferimento ai rami trasformati in foglie appuntite.
Descrizione
Pianta perenne, formante cespugli pungenti, che si sviluppano da rizomi sotterranei striscianti, legnosa a maturità ma con fusti giovani che si sviluppano in altezza diventando simili a liane che si abbarbicano alle piante vicine, questi giovani fusti si chiamano turioni e sono commestibili, spuntano alla fine dell'inverno fino a primavera inoltrata.
Foglie
Le foglie sono le squame presenti nel fusto principale e ben visibili nei turioni; i cladodi (o cladofilli) sono invece dei veri e propri rami, modificati in modo da poter svolgere la fotosintesi, che diversamente non viene svolta dalle foglie. Questi rami modificati sono costituiti da strutture piccole, aghiformi con punta acuminata, riunite in mazzetti.
Fiori
I fiori sono dioici (fiori maschili e femminili portati da piante diverse) e sono di colore giallastro, piccoli e di cattivo odore, da quelli femminili si formeranno i frutti.
Frutti
Sono piccole bacche tonde di colore verde, che diventano neratre a maturità, e sono tossiche.
Periodo di fioritura
Agosto - Settembre
Territorio di crescita
L'asparago cresce in tutte le regioni italiane fino a 1300m, ad eccezione di Piemonte, Val d'Aosta e Trentino
12 commenti:
E' possibile commentare nelle seguenti modalità:
1) Google/Blogger: occorre registrarsi gratuitamente a Google/Blogger.
2) OpenID: ancora in fase beta, consente di commentare utilizzando un account comune ad alcune piattaforme.
3) Nome/URL: basta immettere un nome (nick) ed il proprio indirizzo (se si possiede un sito/blog).
Ho dovuto eliminare la possibilità di commento anonimo per troppi commenti spam.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Mi hai fatto venire la coveta...
RispondiEliminaUna volta i"mundin" venivano raccolti come pianta ornamentale.
Bel post, Rob! Mi hai fatto venire l'acquolina in bocca;)
RispondiEliminaBaci
annarita
Mmmmmm... buoni gli asparagi selvatici... una bella frittatina con un uovo di gallina...
RispondiEliminaCiao Roberta!
Quest'anno qui si fatica un pò a trovarli, io personalmente adoro sia mangiarli che scovarli in lunghe passeggiate. Qui intorno alla mia casa, in prossimità dell'asparagina al di sotto della quale crescevano tanti belli asparagi selvatici sino all'anno scorso, ci sono tante buchette.... e nisba asparagi...così noi rimaniamo a bocca asciutta! Ma mi piace pensare e immaginare che ci sia qualche animaletto che li mangi sino alla radice...la natura è di tutti e sopratutto loro...che la rispettano meglio di noi!
RispondiEliminaSerena notte,
Sa
Sei un'autentica enciclopedia vivente. Queste piante le abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, e tu mi dai un motivo in più, ad osservarle più attentamente la prossima volta. Grande!!
RispondiEliminaBuonissima una zuppa di asparagi (che poi frullo), personalmente aggiungo un po' di latte di soia, quel poco che basta per renderla densa. E in più ha tante proprietà benefiche. Buona giornata.
RispondiEliminaRino, vegan.
mi hai fatto tornare in bocca il sapore di una scorpacciata di asparagi selvatici fatta una primavera di tanti anni fa sulle colline dietro Pietra Ligure... (ovviamente ero con amici esperti in piante, dato che io purtroppo sono del tutto negata con quell'universo). Grazie per il ricordo :-)buona giornata!
RispondiEliminami hai fatto tornare in bocca il sapore di una scorpacciata di asparagi selvatici fatta una primavera di tanti anni fa sulle colline dietro Pietra Ligure... (ovviamente ero con amici esperti in piante, dato che io purtroppo sono del tutto negata con quell'universo). Grazie per il ricordo :-)buona giornata!
RispondiEliminasi che li ho mangiati...mamma mia che bontà!
RispondiEliminanei dintorni di casa mia li potrei trovare, ma...non ci penso. me ne accorgo quando sono già grandi, che a volte raccolgo per farne composizioni floreali! (in confidenza: non sono troppo portata per la cucina...)
RispondiEliminaMmmmm, chissà che buono quel risottto! Grazie per le foto,ora saprei riconoscerli!
RispondiEliminaBell'omaggio stagionale ad una delle 'ricchezze' della nostra terra. Chiaro il corredo fotografico e .... tutto quello che si immagina: il silenzio della campagna, i panorami visibili e il percepire con tutti i sensi il risveglio primaverile.
RispondiEliminaChe bello poi il Toraggio con un ultimo (??? forse..) spruzzo di neve: lo guardavo oggi provando a potare alcuni olivi nella campagna di mia mamma, ad ovest un paio di km sopra Latte. Ciao :-)!!!