lunedì 16 marzo 2009

I ricordi e il Bustica......

Oggi parlando con mia suocera dei tempi in cui lei era bambina, mi ha raccontato del gelataio che ogni domenica veniva ad Isolabona con la bicicletta a tre ruote e il contenitore del gelato.
Lo chiamavano il Bustica
I gusti disponibili erano tre limone,crema e cioccolato mantenuti da una intercapedine piena di ghiaccio.

Tutti bambini aspettavano il suo arrivo per poterlo assaporare .

Mentre me lo raccontava ho letto nei suoi occhi ancora la felicità di quel momento.....
Questi sono momenti indimenticabili soprattutto per una generazione come la sua che ha vissuto durante la seconda guerra mondiale gli anni dell'adolescenza, in un periodo in cui le persone vivevano di quello che avevano.....ed era veramente poco!!!

Mi piace rivivere i miei ricordi, belli o brutti che siano e di questo ne faccio un gioco.
Ogni giorno mi piace rivivere un ricordo e vederlo con occhi diversi.

Chiudo gli occhi e rivivo alcune situazioni passate con gli altri bambini del mio condominio, rivivo gli attimi belli con gli amici che ci hanno lasciato per vivere lassù, mi rivedo adolescente un po' maschiaccio alle prese con i trucchi per sembrare più donna, rivivo il momento in cui ho scoperto che stavo per diventare madre e il momento in cui mio figlio è venuto al mondo......

Anche se l'ho chiamato gioco, lo trovo molto terapeutico per il mio quotidiano vivere, mi fa affrontare meglio ogni giornata.....

E voi cari lettori come vivete i vostri ricordi?

A proposito di gelato lo sapevate che Bussana è celebre per aver inventato il gelato da passeggio?

Erano infatti bussanesi i primi venditori di gelato che giravano in Liguria, in Lombardia e in Piemonte con il carrettino, ed erano bussanesi i tre fratelli Torre che nel 1875 a Marsiglia impararono da un cameriere belga (lo dice il libro di Nilo Calvini “Storia di Bussana”) a preparare il gelato. Il più giovane dei tre, Giovanni detto “il Merlo”, tentò il commercio del gelato a Genova e gli affari gli andarono talmente bene che anche gli altri due, Pasquale e Santino, tornarono in Italia. I fratelli Torre con il carrettino “Maison Michel” facevano affari d’oro nel Porto di Genova e qualche anno dopo Giovanni inventò un contenitore in pasta farinosa, una cialda che si poteva mangiare con il gelato; il “Merlo” impiantò poi a Bussana il primo forno per la produzione di wafers e coni. La sua invenzione fu presentata all’esposizione di Torino del 1910 ed ebbe rapidamente un enorme successo in Europa e in America.

Qui la fonte

18 commenti:

  1. Ma lo sai che da me c'è ancora (solo in versione estiva). Passa in spiaggia col suo mezzo elettrico (non la bici) e vende il gelato.
    Carinissimo.
    Buon inizio settimana.

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  2. Credo che i ricordi vadano tenuti stretti, con la giusta misura come per tutte le cose per non farci soffocare da loro, ma in modo che diano quella patina di vissuto alla nostra vita.
    Il gelato... ahhhh, voglio il gelato! Non sapevo questa sua storia, carina!
    Il "mio" Gelato (quello con la G maiuscola) è al gusto zabaione mangiato sulla spianata di Castelletto a Genova guardando il mare, facciamo una trentina di anni fa (tanto per mescolare gelati e ricordi...)
    baci

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  3. Stupendo questo post, mi riporta alla mia infanzia quando il cono gelato costava 5 lire, mentre quello dopppio 10 lire. Io amavo quello al limone. Erano gli inizi degli anni '60, e io portavo ancora i calzoni corti e le scarpe con i buchi!
    Felice serata.
    Rino.

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  4. i ricordi mi piace stenderli come le fila dei panni e guardarli...sventolare al sole....compaiono macchie oppure sono sgargianti, profumano di vento....e io li osservo

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  5. Mi ricordo Vento, gelataio di Ceriana.Preferivo crema e limone. 10 lire la domenica.

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  6. Io mi ricordo di "Eccolo" che veniva da Vallecrosia. Avevo sempre pensato che fosse un soprannome e invece qualche anno fa ho scoperto che si chiamava proprio così. Ricordo che Ceriana (un paese vicino al nostro) è sempre stato famoso per i suoi gelatai che portarono quell'arte in tutto il mondo.

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  7. I ricordi mi appartengono e appaiono come flash, sovrapponendosi talvolta al presente.Nascono spontanei da un oggetto,una foto o un luogo caro rivisitato a distanza di tempo.
    Il gelato artigianale e la granita al limone mi ricordano le estati della mia infanzia, trascorse a casa di mia nonna.Erano buonissimi, non solo perchè più genuini, ma anche perchè -come le cose "rare" - si gustavano di più.

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  8. I nosri genitori avevano una grossa fortuna, sapevano divertirsi con poco e sempre con poco si poteva farli contenti. Altri tempi! Io non ho ricordi belli di quando ero una bambina e non desidero neppure ricordare la mia infanzia se non per rarissimi episodi. E pensare che nel dopoguerra si divertivano con la ruota di una bicicletta, mentre oggi farebbe venire i brividi solo pensarlo, perchè oramai non sono più contenti di nulla. Mi ricordo pure io del carrettino dei gelati, cinque gusti, cono o vaschetta.
    Buona serata e buona vita
    Viviana

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  9. A Ventimiglia c'era un bar in via Roma, c'è ancora ma ha cambiato gestione, che veniva chiamato "da Bustica", non ricordo però se vendeva gelati artigianali. I gelati della mia infanzia, si mangiavano solo d'estate e i primi che ho assaggiato erano al gusto e forma di banana.
    Ciao Roberta.

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  10. Mitico il carretto dei gelati!
    Me lo ricordo eccome,da noi c'era il signor Giannino che si fermava davanti alle scuole; d'estate con i gelati,d'inverno con le caldarroste!

    Ciao,buona giornata.

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  11. I ricordi sono il substrato dell'anima. Impossible farne a meno pena la perdità delle proprie radici e della propria identità.

    Molto interessanti, come sempre, le informazioni riguardanti il gelato da passeggio di Bussana e la storia dei tre fratelli Torre. Non ne ero a conoscenza.

    Abbraccioni.
    annarita:)

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  12. Il carretto dei gelati l'ho visto solamente in foto e in alcuni film... io il gelato lo andavo a prendere in latteria, da Serafino, dove potevo comperare anche le gomme da masticare vendute singolarmente (quelle "Non hai vinto ritenta!"), o quattro caramelle....
    un abbraccio, ciao
    Maria Rosa

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  13. anch'io compravo il cono allo stesso prezzo di Gaspare, saremo forse della stessa età???
    io amo da sempre il gusto nocciola e Ofelia, la mamma del "Luchetto, il vecchio" li faceva divinamente, col latte delle loro mucche! molte volte aspettavo che terminasse di farli: erano ancora tiepidi, ma molto cremosi. che bei ricordi, proprio oggi!!!

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  14. @raggio, ho saputo proprio adesso che oggi è il tuo compleanno, i mie più cari auguri....!!!

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  15. Raggio: fra poco sono 48 primavere!
    Auguri a te, dunque, per il tuo compleanno.

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  16. @gturs: grazie per il tuo pensiero,sei sempre gentile!
    @Gaspare: mi spiace per te, ma io ne ho 7 in più, arrivo prima!!
    un tempo passavano con lentezza, ora vorrei fermarli...! comunque grazie per gli auguri e buona serata.

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  17. Ciao! grazie per il bellissimo ricordo che mi hai regalato, quasi per caso.. stavo cercando se su internet ci fossero vecchie foto riguardanti il bar di mio nonno e per caso sono arrivato sul tuo blog.. Il "bustica" del quale parli era mio bisnonno, che poi aprì un bar che si chiamò "da Bustica" che venne gestito da un suo figlio, mio nonno Angelo.. i gelati erano artigianali sì.. ma la foto che hai tu è una a caso oppure è proprio di loro? ti ringrazio ancora! ciao
    Giacomo

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  18. @giacomo, grazie per la tua testimonianza.
    La fotografia l'ho reperita in rete, se tu ne avessi una che ritrae il tuo bisnonno potrei sostituire quella che c'è....e questa testimonianza avrebbe tutto un altro valore;))
    Se ce l'hai potresti inviarmela a:
    isolacometivorrei@gmail.com
    citerei la fonte.
    Ciao e grazie a te, sperando di riaverti tra i miei lettori....roberta.

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