giovedì 2 luglio 2009

Charaxes jasius, farfalla a due code.

  
Il mondo che ci circonda ci regala forme e colori unici nel suo genere, i fiori come i piccoli animali che in questo periodo popolano le nostre campagne attirano la mia attenzione.
Due settimane fa mi è capitato di fotografare una farfalla bellissima, si è posata proprio vicino a me e fotografarla è stato molto facile, è questa.  

 
Vicino a me si trovavano dei bambini tra cui il mio e anche loro sono stati rapiti dalla bellezza di questa farfalla, si tratta di un esemplare di Charaxes jasius, conosciuta come la farfalla a due code.
Come già avete avuto modo  di leggere, mi avvalgo della consulenza di Giancarlo Castello, entomologo molto conosciuto dalle nostre parti e non.....gli ho così inviato la fotografia e lui, mi ha fatto avere una scheda molto dettagliata relativa a questa farfalla.


Giancarlo Castello scrive:
[...]

Gentile Roberta, la bellissima farfalla di questa foto è considerata una delle più belle d'Europa, un po' per le sue dimensioni (specie diurna tra le più grandi d'Italia), un po' per le macchie vellutate, davvero stupende, poste nel lato sottostante delle ali, mentre al di sopra, a parte i bordi di un arancio luminoso, si presenta scura, marrone brillante. Il suo nome scientifico è Charaxes jasius, conosciuta come la farfalla a due code. Fa parte della Famiglia delle Ninfalidi che, tra i Lepidotteri, raccoglie specie tra le più belle e appariscenti, tra cui le famose Vanesse. Sulle farfalle ci sarebbe tantissimo da dire. Ad esempio che la loro vita è intelligentemente divisa in due periodi distinti, utilizzando aspetti corporei adatto allo scopo. La prima fase, che s'incarica di accumulare energie, è svolta dal bruco, un mangiatore per antonomasia, che divora in continuazione parti della pianta madre (in generale ogni specie si nutre sempre dello stesso vegetale). Dopo la transizione nella crisalide (struttura fantascientifica all'interno della quale il corpo si liquefa per mutare in qualcosa di completamente diverso) il nuovo essere non si nutre più, almeno nel senso classico della parola. Infatti non ha una bocca ma una spiritromba, con cui succhiare il nettare, sostanza non proteica, solamente energetica, utile alle ali. Queste ultime sono la struttura indispensabile affinchè maschio e femmina s'incontrino a distanza. Scopo esclusivo di questa fase, infatti, è la riproduzione. Sul nostro lepidottero c'è poi da dire qualcosa che certamente sorprenderà chi è abituato a considerare le farfalle delicate creature dei fiori. La Charaxes non è interessata alle cose dolci, come la maggior parte delle sue consimili, bensì alle sostanze in putrefazione della frutta e, colpo di scena, ai sali minerali contenuti nello sterco di animale! Non fate quella faccia disgustata. Se non ci fossero questi insetti, comprese mosche e stercorari, chi farebbe da spazzino, eliminando in fretta sostanze tossiche e cattivi odori? Come già detto ogni bruco ha la sua pianta madre. Per trovare una certa specie, bisogna conoscere il luogo dove la femmina deporrà le uova. La pianta madre del bruco della Charaxes è il corbezzolo (Arbutus unedo), pianta che predilige i terreni acidi, non troppo grande, che d'autunno produce frutti rossi, rugosi, non eccessivamente ricercati, comunque mangerecci. Anche su questo vegetale ci sarebbe molto da dire, soprattutto sulle utilissime sostanze medicinali in esso contenute, ma non voglio invadere il campo del dottor Moreschi, che conosco e che stimo da vecchia data. La specie in questione non può dirsi comune. Fino a una decina d'anni fa era molto difficile vederla. Attualmente sono riuscito a studiarne alcuni esemplari, specialmente nella zona di Isolabona, ma anche di Rocchetta e di Montenero, nei luoghi dove abbonda il corbezzolo. Giancarlo
[...]

La cosa che più mi ha colpito in questa scheda è sapere che il bruco della Charaxes vive solo sulla pianta di Corbezzolo, pianta a cui ho dedicato uno dei miei primi post dedicati ai fiori spontanei della Liguria qui.




 Come al solito ringrazio Giancarlo per le preziose informazioni e per come sa accompagnarci alla scoperta di questo mondo affascinante, sconosciuto per me fino a pochi mesi fa........ che ha attirato la mia attenzione e che non intendo abbandonare, anzi, vi premetto che presto vi parlerò di una libellula bellissima............femmina;)


5 commenti:

  1. le farfalle sono creature meravigliose! dovresti venire da me, in questo periodo! sulla lavanda accanto al mio giardino, ne volano molte, che poi...mi vengono a trovare sulla terrazza, lasciandomi ogni volta incantata per i loro colori. eh, la natura...

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  2. Adoro le farfalle! So che vivono in ambienti non inquinati, perciò che meraviglia quando le vedo volare intorno ai giardini!Ho l'illusione di respirare aria buona...
    Grazie per la scheda e le informazioni sempre molto interessanti. Ciao

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  3. Ciao Roberta, in città ci sogniamo di vedere farfalle così, anche nei giardini.

    Ottima anche la descrizione,oltre gli scatti...

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  4. Insieme a te ringrazio Giancarlo ho letto tutta la sua bellissima spiegazione senza mai fermarmi.
    Non ho sentito disgusto nel leggere di cosa si nutre questa bellissima farfalla...
    Roberta, di solito le farfalle al primo movimento scappano, tu sei stata una brava fotografa
    Ciao baci

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  5. ieri ho trovato in stazione a sestri ponente un bellissimo esemplare di questo lepidottero, purtroppo morto. http://www.iphoneogram.com/p/739876977765326647_310323142/ sono riuscito comunque a conservarlo ottimamamente e messo in una teca...un peccato altrimenti che venisse calpestato.
    non ne avevo mai avvistati qui a sestri ponente e men che mai in città...
    a voi è mai capitato?

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