lunedì 28 settembre 2009

VEONEGI


Menoci

Aggiunta delle ore 21,15 del 30/09/2009

Si potrebbe dire che VEONEGI è la terminologia italianizzata
VEONEXI è la variante dialettale


La zona di Veonegi , che fu venduta da Apricale a Isolabona nel 1869, potrebbe essere sicuramente un sito di notevole rilevanza storico archeologico, infatti, e ne avevo sentito parlare anch'io, in questa zona negli anni trenta furono trovati parecchi reperti archeologici.
Da questo sito passava l' antica via della val Nervia in epoca romana. Il TRAGITTO procedeva sulla linea di Camporosso, Dolceacqua(importante per l'arcaica positura strategica del castro a guardia del fiume e della via di fondovalle), Portus di Dolceacqua, Veonegi, Marcora-Marcola , Passo Muratone, Margheria dei Boschi, Monte Morgi, Passo Saorgio, Briga, Pedo (poi S.Dalmazzo di Tenda) e TENDA (per innestarsi sulla via romana identificata nel tragitto Limone-Limonetto).

Il personaggio che è nella fotografia, Menoci, ha passato la sua vita in Veonegi con le sue capre, forse la persona che più di qualsiasi altra conosceva questo luogo.

Di seguito una breve scheda riassuntiva dei reperti ritrovati nella zona tratta da Cultura Barocca

[...]

VEONEGI

Complesso prediale, tuttora insediamento agricolo, sito in altura rispetto al borgo di Isolabona e già parte del sistema viario antico del Nervia. Durante i ripascimenti ( Il ripascimento è il versamento di un volume di terreno in modo da ottenere un avanzamento di terreno nelle zone dove l'ampiezza è ridotta) del terreno si rinvennero tombe romane di modesta condizione (in genere del tipo a "cappuccina") con tracce di resti umani e di arredi funerari (databili del II sec. d. C.: v. B. DURANTE - A. EREMITA, Guida di Dolceacqua e della Val Nervia, Gribaudo, Cavallermaggiore, 1991, p.11, fotografia 2).
Ancora più significativo, a riguardo di una lunga visitazione umana nella romanità, è stato il ritrovamento di monete che coprono un vasto arco cronologico (I-IV sec. d.C.) e che provano come ancora ai tempi di Costantino il Grande (più numerosi fra tutti, nelle tombe e non, i rinvenimenti di "monete costantiniane") la zona abbia rappresentato un punto di riferimento per la via del Nervia e per varie attività agricole e pastorali. Alcune monete ("di via") son state rivenute casualmente, per i lavori agricoli, nel complesso prediale, altre invece entro le tombe ad inumazione, come "oboli" per "Caronte" il traghettatore degli Inferi.
Le sepolture son state quasi tutte rinvenute negli anni Trenta di questo secolo, durante i lavori di sterro per edificare i muri a secco, retaggio della tecnica medievale monastica della grangia, di un vigneto.
Secondo alcune testimonianze orali, ricavate per via di sondaggi da A. Eremita fra i vecchi del paese e in particolare i conoscitori del sito, si sarebbero trovate circa 40/50 tombe ad inumazione e ad incinerazione (molto materiale, purtroppo è andato quasi certamente disperso nei ricchi ma oscuri meandri dell'antiquariato: del resto -ma anche questa è testimonianza orale- sarebbero stati altresì rinvenuti i frammenti di una grande lapide, di un'epigrafe poi venduta parimenti nel contesto del mercato clandestino delle opere d'arte.[...]

Forse nel nostro comune vi è un sito di notevole importanza e per noi è solo un toponimo................

8 commenti:

  1. interessante! e augurissimi per il tuo buon complenno e per il lavoro che nasconde!

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  2. Preziosa e attenta come sempre la tua ricerca. Ciao Rob

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  3. E'strano come nei paesi ci sia la più totale indifferenza verso la loro storia...

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  4. Negli anni Sessanta dell'altro secolo nei lavori di scavo di una vigna vennero fuori parecchi manufatti di epoca romana, romana ho detto, non romanica. Anche monete. Questo nel "Campo dei pagani".

    Una macina romana la trovò André Cane, era appesa a un filare di viti e la donò al museo G. Rossi. Da allora è in un magazzino. Un'altra macina romana fa bella mostra di sé in una villa. Mi fermo qui.

    Comunque io dico e scrivo, perché così sta scritto, "Veonixi".

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  5. nel ciclo precedente, abbiamo collaborato per un anno intero con A.Eremita che ci aveva parlato proprio dei reperti di Veonixi, alcuni ce li aveva portati, altri ce li ha fatti conoscere attraverso schede... molto interessante!

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  6. @alerto, sul nome devo fare indagi, avevo questo dubbio ma è sempre scritto veonegi e non veonixi.....non so quale sia quello giusto......guarderò le antiche carte;))

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  7. Molto interessante...
    Complimenti ;)

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  8. Una ricerca interessante, Rob. Io che non conosco per nulla la zona, grazie a i tuoi post sto venendo a conoscenza di informazioni preziose.

    Grazie:)

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