domenica 13 marzo 2011

Gerolamo Novaro il padre di Michele Novaro, autore delle musiche dell'Inno Nazionale, era di Dolceacqua

Da una notizia pubblicata sul quotidiano online Sanremo News, apprendo che la musica del nostro inno nazionale è stata composta da Michele Novaro il cui padre nacque a Dolceacqua. L'Amministrazione Comunale di Dolceacqua in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia il prossimo 17 marzo, gli dedicherà un ricordo. Ecco, un altro personaggio legato a questa valle, quella del Nervia, che ha dato nel passato i natali a personaggi illustri.




                                Immagine reperita su Sanremo News


Da Sanremo News



In occasione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, l'Amministrazione Comunale di Dolceacqua celebrerà questa giornata, giovedì 17 marzo, ricordando il Concittadino Gerolamo Novaro, padre di Michele Novaro, compositore nel 1847 delle Musiche dell'Inno Italiano 'Fratelli d'Italia', con questo programma:

- Ore 10.30 - SS. Messa in ricorrenza dei 150° Anniversario
- Ore 11.15 - Inaugurazione Targa Celebrativa in Via Liberazione – Angolo via Dante
- Ore 11.20 - Breve Orazione a ricordo di Michele Novaro

Parteciperà alla Cerimonia la  Banda Cittadina di Dolceacqua, da poco nominata 'Gruppo d’interesse Comunale'.

Ma chi era Michele Novaro? – Michele Novaro nacque a Genova il 23 dicembre 1822 (e non nel 1818, come si legge in qualche rarissimo profilo) da Gerolamo, originario di Dolceacqua (Ventimiglia), macchinista presso il teatro Carlo Felice di Genova, e da Giuseppina Canzio, sorella di Michele Canzio, scenografo e poi impresario del massimo teatro genovese. Il giovane cantante si fa "le ossa" (all'ombra dello zio?) presso il Carlo Felice di Genova. Il suo nome compare per la prima volta in una produzione del Gianni di Calais di Donizetti, rappresentato presso il massimo teatro genovese la sera del 6 ottobre 1838, con esito infelicissimo. Continua a Leggere

8 commenti:

  1. Un davvero illustre tuo concittadino!
    ;-)

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  2. Ma dai!! Quant'è piccolo il mondo...:O)

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  3. Quello che gente come te, fa del tutto gratuitamente, dovrebbe essere renumerato perlomeno da commenti di cittadini del posto. In questo caso, questo articolo è veramente straordinario. Le tue scoperte non fanno altro che aumentare visibilità a questi magnifici posti. Purtroppo gente avida e ignorante ci sta distruggendo tutto. L'ndrangheta è colpevole di tutto questo. Riusciremo a fermare tutto questo senza il protezionismo dei locali??? Ma è mai possibile che i nostri politici fanno tanto i duri e poi si sottomettono ai loro ricatti?? Tu costruisci e loro regalano!!! Che schifo!!! Ciao Roby e continua così.

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  4. una notizia molto interessante di cui farò tesoro. grazie mille!!!

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  5. quella bandiera in piazza con il duce è proprio una cosa di cattivo gusto rovina la poesia di un cosi bel borgo

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  6. @gio, condivido la tua osservazione sul fatto che la bandiera del Duce sia proprio di cattivo gusto. Non condivido però la tua ultima considerazione e cioè che "rovini la poesia di un così bel borgo" infatti, questo luogo è poetico solo per chi lo ama e lo vede di conseguenza tale, cosa che non può essere condivisa da chi per caso, si trova a Isolabona di passaggio!!!

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