martedì 18 ottobre 2011

Facebook oscura la pagina di Enzo Barnabà "morte agli Italiani"


Qualche tempo fa vi ho parlato del libro scritto da Enzo Barnabà dal titolo Morte agli italiani. Nel libro ci viene raccontato il massacro di Aigues-Mortes fatto che il 17 agosto 1893 costò la vita a nove operai italiani linciati da una folla inferocita, rappresenta un episodio capitale nella storia dei rapporti tra l'Italia e la Francia. Eppure le storie generali, le enciclopedie ed i media, quando ne accennano, non mancano di riproporre inesattezze che risalgono alle versioni frettolose o interessate all'epoca, mentre frotte di turisti invadono allegramente le strade della città provenzale non sfiorate dal sospetto di trovarsi nel luogo che fu teatro dello scatenarsi, al grido di "morte agli italiani!" della più violenta follia xenofoba.... continua a leggere 
Enzo, il Professor Barnabà è uno stimato professionista, ha insegnato letteratura francese in molti licei, ha scritto numerosi saggi e romanzi ed è fondatore del circolo Pierpaolo Pasolini di Grimaldi. Nonostante abbia pubblicato la seconda edizione del libro A morte gli italiani, continua a fare ricerche sull'argomento. Sono quasi 20 anni che lo fa. Come si può dedurre il nostro amico è una persona di tutto rispetto. Chi come noi usa questo strumento per comunicare sa bene che facebook è il social network più accessibile e capillarmente organizzato dunque, non può mancare a chi di professione fa anche lo scrittore. Qui veniamo al dunque. Sappiamo che le identità e le età di chi si registra su facebook sono facilmente falsificabili, sappiamo anche che facebook trae conclusioni e sentenze senza controllare i contenuti delle proprie pagine. È quanto è accaduto a Enzo che si è visto cancellare la pagina intitolata Morte agli italiani perché secondo loro incitava alla violenza senza appurare gli effettivi contenuti. La pagina conteneva articoli storici, tesi di laurea e tanto altro materiale raccolto in tanti anni sull'argomento. A questo punto mi sorge spontaneo chiedermi con che razza di gente abbiamo a che fare. Sono più importanti i contenuti o l'interpretazione superficiale del titolo di qualche censore frustrato? 
Spero che la pagina di Enzo possa presto ritrovare la luce perché la storia non si può oscurare. 




12 commenti:

  1. Barnabà è in buona compagnia. Mi ricordo che Marquez ha avuto seri problemi con il suo libro dal titolo “Memorias de mis putas tristes” perché ogni mail che parlava di questo libro aveva buone possibilità di finire intercettata dai filtri antispam.
    Cose che succedono quando gli uomini delegano il buon senso alle macchine.

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  2. Quella povera gente oltraggiata un'altra volta.

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  3. ha ragione gimmi queste cose accadono quando si delega alle macchine.
    Trovi il tuo pezzo nei miei blog
    ''informazionecontro'' e
    ''utilizerapagain''

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  4. ma come si può! si sono fermati solo al titolo, roba da matti!!!

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  5. Credevo che il problema si fosse risolto. Pazzesco!

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  6. Cara Roberta, speriamo che si ravvedano, e in fretta!
    Buona serata.

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  7. Quando più di una settimana fa ho saputo della "grana", dentro di me ho auspicato che la stessa si potesse risolvere in tempi brevi. Così non è stato, forse perché non si ha avuto la possibilità di andare oltre le macchine "idiote" come dicono Gimmi e Pier Luigi. Stamattina “Avvenire” ha pubblicato un articolo di Alessandro Zaccuri sull'oscuramento della pagina FB. L'articolo è stato letto integralmente alle 9,15 a "Pagina 3" (Radio 3). Ora se niente si muove bisognerebbe proporre un'iniziativa congiunta di più blog.

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  8. Il problema di questi siti giganteschi in cui spesso il controllo è affidato a processi automatici... In genere comunque non dovrebbe essere difficile ottenere la riattivazione della pagina

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  9. @Alberto, sapevo dell'articolo pubblicato su Avvenire...bisogna continuare a parlarne, l'idea di fare un'azione congiunta di più blogger potrebbe essere una tra le tante strade da percorrere. L'amico Pier ha ripreso sui suoi due blog il mio post, spero che altri ne parlino.

    Ot non ci siamo incrociati in questi giorni, sei già ripartito?
    Ciao.

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  10. Sono di nuovo a Milano. Tengo sott'occhio la vicenda.

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  11. E finalmente la brutta questione si è risolta. La pagina è di nuovo online.

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  12. @Alberto, ne sono al corrente. Sono contenta per Enzo e per la memoria storica!

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Ho dovuto eliminare la possibilità di commento anonimo per troppi commenti spam.